Geopolitica

Generale britannico racconta la possibile escalation della guerra nucleare con la Russia

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Il generale britannico in pensione Sir Richard Sherriff, ex vice comandante supremo alleato per l’Europa nella NATO, ha definito la situazione dell’Ucraina la più pericolosa che l’Europa abbia visto da decenni.

 

Il generale Sherriff, autore di un libro del 2017 War with Russia: An Urgent Warning from Senior Military Command: What Happens if Russia Invades Ukraine? («Guerra con la Russia: un avvertimento urgente dal comando militare senior: cosa succede se la Russia invade l’Ucraina?»), ha ipotizzato che mentre una guerra sarebbe inizialmente tra Ucraina e Russia, la possibilità che la NATO possa essere coinvolta è «molto reale».

 

Parlando al programma Today di BBC Radio 4, il generale Sherriff ha dichiarato che «Questo è il momento più pericoloso in L’Europa probabilmente almeno dal 1962 e la crisi dei missili cubani, ma potrebbe essere molto peggio, perché questa è l’invasione di un Paese sovrano che potrebbe trasformarsi in una guerra catastrofica con una guerra di dimensioni mai viste in Europa dal 1945».

 

«Quindi penso che sia difficile sopravvalutare la gravità della situazione… Una volta iniziata la guerra, supponendo che Putin decida di continuare ciò che ha intrapreso e attacchi l’Ucraina, il potenziale per intensificare e coinvolgere potenzialmente la NATO è una possibilità molto reale».

 

«Nessuno inizia una guerra se non pensa di poterla vincere. Putin pensa di poter conquistare l’Ucraina. Questa è l’ipotesi che dobbiamo trarre da ciò che stiamo guardando a Donetsk e Lugansk» ha osservato il generale in pensione.

 

«La NATO deve chiarire in modo assoluto che qualunque cosa accada in Ucraina non andrà oltre, perché se così non fosse, e Putin pensa di poter vincere una guerra contro la NATO, allora siamo in una posizione terribile».

 

Il general Sherriff ha quindi affermato cje i« russi integrano il pensiero nucleare in ogni aspetto della loro dottrina militare e lo praticano. Abbiamo visto che lo hanno praticato in Bielorussia in esercizi che sono accaduti nell’ultima crisi ucraina quando la Russia ha invaso la Crimea».

 

«Il ricatto nucleare, il pensiero nucleare è integrato in ogni aspetto della dottrina militare e della difesa, quindi in questo caso dobbiamo presumere il peggio».

 

Nessuna menzione da parte del generale sulla BBC delle armi ipersoniche di cui dispone la Russia, missili in grado di raggiungere i 10 mila chilometri orari che sono quindi, in questo momento, impossibili da intercettare.

 

La tecnologia ipersonica non è, quanto è dato sapere, ancora dominata dagli USA.

 

Gli ultimi test per il missile ipersonico Tsirkon risalgono al 31 dicembre, dopo di ché sono stati dichiarati pronti.

 

Putin ha ricordato la possibilità dell’uso di queste armi in discorsi recenti, ma nessun giornale occidentale lo ha riportato.

 

Così come la stampa euroamericana ha bellamente ignorato il monito lanciato in conferenza stampa congiunta con il presidente francese Macron.

 

«La Russia è una delle principali potenze nucleari del mondo ed è superiore a molti di quei Paesi in termini di numero di componenti della forza nucleare moderna. Ma non ci saranno vincitori e vi ritroverete coinvolti in questo conflitto contro la vostra volontà» aveva detto pubblicamente Putin, sollevando una spaventosa immagine di apocalisse termonucleare europea.

 

Ma nei nostri giornali non si è letto. Se lo sapete, è perché leggete Renovatio 21. E fate bene.

 

 

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