Politica
Fico: giornalisti «posseduti dal diavolo»
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha accusato i giornalisti mainstream di essere «posseduti dal diavolo» e ha suggerito di istituire un organismo nazionale di controllo dei media per frenare «l’odio» diffuso dai reporter.
Martedì scorso, durante una conferenza stampa, Fico, sopravvissuto a un tentativo di assassinio, si è mostrato visibilmente agitato quando gli è stato chiesto delle tensioni all’interno della sua coalizione di governo tripartita.
«Fin dal primo giorno, quando sono arrivati i risultati delle elezioni parlamentari, vi siete schierati contro di noi come bastardi assetati di sangue dalla mattina alla sera», ha detto Fico , respingendo ogni idea di una crisi di governo.
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«Leggete i vostri articoli dopo averli scritti? Non credo che lo facciate… È puro odio. Siete posseduto dal diavolo», ha detto, citando quindi i principali quotidiani slovacchi Dennik N e Sme, e il portale Aktuality.sk, che sono stati molto critici nei confronti del suo governo da quando è tornato al potere per un quarto mandato dopo che il suo partito Socialdemocratico Slovacco (SMER-SD) ha vinto le elezioni lo scorso settembre.
«Volete solo fare del male a qualsiasi costo, ed è per questo che l’atmosfera in Slovacchia è così. Perché mi hanno sparato allo stomaco?» ha dichiarato.
Il primo ministro ha espresso il suo sostegno all’istituzione di una «autorità nazionale per i media» e di «sanzioni» per i giornalisti che non correggono gli errori nei loro resoconti. Ha anche suggerito che i giornalisti dovrebbero seguire corsi di riqualificazione, simili a quelli richiesti per avvocati e notai.
«Forse dovreste anche far parte di qualche associazione professionale, dove potreste affrontare procedure disciplinari, simili a quelle degli avvocati», ha detto Fico, sottolineando che il suo governo deve intervenire perché «un pasticcio mediatico come quello che abbiamo in Slovacchia non esiste in nessun altro paese dell’UE».
Su questo ultimo punto, è difficile dare ragione al premier di Bratislava – specie per chi ha vissuto in Italia nel ventennio di Silvio Berlusconi, nel quale i giornali hanno creato un clima di odio tale da alterare davvero la psiche di milioni di persone e finalizzando il processo di de-umanizzazione dell’avversario, processo che stiamo vedendo ora in piena realizzazione negli USA della TDS, la Trump Derangement Syndrome, ossia l’odio sistematico per l’ex presidente e i suoi sostenitori definiti al contempo come razzisti e subumani («deplorables», disse Hillary Clinton, che recentemente in un’intervista in cui invocava la censura totale sui social si è pentita di non aver allora detto di peggio riguardo a chi non la votava)
I commenti del Fico sono stati prontamente condannati dai politici dell’opposizione, alcuni dei quali hanno accusato il primo ministro di attentare alla libertà di parola.
«L’idea di un’autorità nazionale sui media che controllerebbe i giornalisti non è altro che un tentativo appena velato di censurare e limitare i media, che esiste forse solo in Corea del Nord», ha affermato la deputata Zora Jaurova del partito di opposizione Progresívne Slovensko («Slovacchia Progressista»).
La presidente del partito Za ľudí («Per il popolo»), Veronika Remisova, ha sostenuto che definendo i giornalisti «bastardi assetati di sangue», il primo ministro e i suoi «compagni» stanno essi stessi diffondendo odio.
Fico è stato colpito e gravemente ferito il 15 maggio nella città di Handlova mentre salutava una folla. Un sospettato di 71 anni è stato arrestato sulla scena e accusato di tentato omicidio e terrorismo.
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Come riportato da Renovatio 21, nonostante abbia ricevuto cinque colpi di arma da fuoco, Fico si è fatto riprendere mentre votava alle recenti ultime europee, lanciando al contempo un monito sulla volontà dell’Occidente di procedere con un escalation contro Mosca. Poco prima dell’attentato, dopo aver letto un «documento riservato», aveva denunciato in una dichiarazione TV l’impiego di truppe NATO in Ucraina. Bratislava il mese scorso ha posto il suo rifiuto all’ingresso di Kiev nella NATO e riaperto alla cooperazione culturale con la Russia. Due mesi prima il premier di Bratislava aveva dichiarato che l’Italia avrebbe ritirato il suo sistema di difesa aerea SAMP-T dalla Slovacchia.
A giugno, il primo ministro slovacco ha sostenuto che il tentativo di assassinio è stato orchestrato da politici sostenuti dall’estero che si rifiutano di accettare politiche che diano priorità agli interessi di Bratislava rispetto alle agende delle principali potenze occidentali. Ha anche messo in guardia contro i tentativi degli avversari, tra cui i media finanziati dall’attivista politico miliardario George Soros, di minimizzare le implicazioni della sparatoria.
«Voglio chiedere ai media antigovernativi, in particolare a quelli di proprietà della struttura finanziaria di George Soros, di non intraprendere questa strada e di rispettare non solo la gravità delle ragioni del tentato omicidio, ma anche le conseguenze di questo tentativo», aveva affermato Fico all’epoca.
Come riportato da Renovatio 21, Fico, che aveva già ribadito su Facebook la sua volontà di porre il veto sull’Ucraina nella NATO per non far scoppiare la Terza Guerra Mondiale, quest’estate ha spiegato ancora una volta che «l’adesione dell’Ucraina alla NATO significa una terza guerra mondiale garantita».
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Immagine di EU2017EE Estonian Presidency via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic