Alimentazione

Fame, rapporto annuale delle Nazioni Unite: «2,3 miliardi di persone insicure dal punto di vista alimentare»

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Il rapporto annuale sulla fame nel mondo è stato pubblicato congiuntamente il 6 luglio da cinque agenzie delle Nazioni Unite e ha per titolo «Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo».

 

Il comunicato stampa delle Nazioni Unite quel giorno sui suoi risultati chiave riportava che «il numero di persone colpite dalla fame a livello globale è salito a ben 828 milioni nel 2021» e che complessivamente «circa 2,3 miliardi di persone nel mondo (29,3%) sono stati in moderata o grave insicurezza alimentare nel 2021: 350 milioni in più rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Quasi 924 milioni di persone hanno dovuto affrontare gravi problemi di insicurezza alimentare, con un aumento di 207 milioni in due anni».

 

«Quasi 3,1 miliardi di persone non potevano permettersi una dieta sana nel 2020, 112 milioni in più rispetto al 2018, riflettendo gli effetti dell’inflazione sui prezzi dei generi alimentari al consumo derivante dagli impatti economici della pandemia di COVID-19 e dalle misure messe in atto per contenerla».

 

«Si stima che circa 45 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni soffrissero di deperimento, la forma più mortale di malnutrizione, che aumenta il rischio di morte dei bambini fino a 12 volte. Altri 149 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni avevano una crescita e uno sviluppo stentati a causa di una mancanza cronica di nutrienti essenziali nella loro dieta, mentre 39 milioni erano in sovrappeso.

 

Il rapporto di 260 pagine è pubblicato da FAO, WFP, OMS, UNICEF e IFAD. A fine 2021, la FAO aveva dichiarato che un terzo degli abitanti del mondo arabo rischia la fame.

 

Come riportato da Renovatio 21, un altro rapporto ONU uscito un mese fa chiedeva aiuti urgenti a ben 20 «zone della fame» attualmente presenti nel mondo.

 

Secondo l’economista cinese Liu Zhiqun, le sanzioni alla Russia porteranno alla fame circa un miliardo di persone. Simili prospettive erano state enunciate pubblicamente anche dall’ambasciatore brasiliano all’ONU Ronaldo Costa Filho.

 

L’Afghanistan ora in mano talebana sta invece da mesi già subendo la fame, con morti di freddo, neonati morti di fame, ed organi e bambine venduti per il danaro per mangiare e riscaldarsi.

 

Renovatio 21 consigli di prepararsi in caso di una improvvisa rottura della filiera alimentare.

 

L‘Holodomor dell’Occidente potrebbe essere in arrivo: lo hanno ingegnerizzato le nostre élite.

 

 

 

 

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