Eutanasia

Eutanasia, l’eliminazione dei «malati terminali» approvata con referendum da due terzi dei neozelandesi

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La popolazione della Nuova Zelanda ha votato a favore della legalizzazione dell’eutanasia per «persone con una malattia terminale», con un voto del 65% contro ​​35% in un referendum nazionale tenutosi il 17 ottobre, i cui risultati sono stati resi noti il ​​29 ottobre.

 

Dopo diversi anni di propaganda da soap opera su questo argomento, il parlamento neozelandese ha approvato lo scorso anno con un voto 69-51, l’End of Life Choice Act 2019. Tale legge richiedeva che si tenesse un referendum popolare prima che potesse avere forza di legge.

Le legge utilizza il doppio linguaggio per coprire le sue intenzioni di riduzione della popolazione

 

Le legge utilizza il doppio linguaggio per coprire le sue intenzioni di riduzione della popolazione, scrive EIR. La legge dice che la persona deve essere un cittadino neozelandese o un residente permanente di età superiore ai 18 anni con una malattia terminale «che probabilmente metterà fine alla vita della persona entro 6 mesi». Si noti che viene utilizzata la parola «probabile».

 

Alcune persone, classificate come negli ultimi sei mesi della loro vita, continuano a vivere altri 10-15 anni di vita produttiva. Deve essere stabilito un protocollo in cui la persona su cui verrà eseguita l’eutanasia sarà valutata da più professionisti medici, incluso uno da un medico nominato dal governo.

 

Le persone con malattia mentale, disabilità o età avanzata non sono escluse dall’approvazione

Le persone con malattia mentale, disabilità o età avanzata non sono escluse dall’approvazione, sebbene questi motivi da soli non siano sufficienti per l’idoneità.

 

Non ci sono requisiti per i pazienti per ricevere cure palliative prima di ricevere i farmaci letali, né è previsto un periodo di riflessione.

 

David Seymour, uno dei leader del partito politico ACT, che ha sponsorizzato l’End of Life Choice Act, ha affermato che attraverso l’approvazione del referendum, «la Nuova Zelanda è diventata una società più compassionevole e umana», e che la legge dà a coloro che devono essere soppressi «controllo e autonomia sui propri corpi».

Mentre la disintegrazione economico-finanziaria globale avanza rapidamente, la Necrocultura transnazionale e i partiti progressisti suo vassalli rifiuta di sostenere la popolazione, in particolare coloro che hanno più di 65 anni, che saranno, come si diceva in Germania illo tempore, «Lebensunwertes Leben», cioè  «vite non degne di essere vissute»

 

La legge entrerà in vigore nel novembre 2021. Il suicidio assistito e l’eutanasia sono legali in Paesi Bassi, Canada, Belgio, Lussemburgo, Colombia e Svizzera.

 

Mentre la disintegrazione economico-finanziaria globale avanza rapidamente, la Necrocultura transnazionale e i partiti progressisti suo vassalli rifiuta di sostenere la popolazione, in particolare coloro che hanno più di 65 anni, che saranno, come si diceva in Germania illo tempore, «Lebensunwertes Leben», cioè  «vite non degne di essere vissute».

 

 

 

 

 

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