Gender

Elenco degli stragisti gender. In attesa del giorno della vendetta Trans

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Piano piano, il tema sta prendendo quota.

 

Qualche commentatore americano la ha buttata là come provocazione sui social media: c’è un nuovo gruppo demografico da identificare come ceto in rapida crescita di tiratori di massa pro capite: la comunità transgender.

 

«La demografia pro capite di sparatori di massa in più rapida crescita nella storia umana è la comunità trans» dice l’utente Vish Burra.

 

 

Il commento viene fatto da più parti sulla scorta dell’orrenda tragedia di Nashville, dove una transessuale ha brutalmente assassinato con armi automatiche tre bambini di 9 anni e tre persone sopra i 60.

 

Vari utenti di Twitter metto in fila i casi degli stragisti gender.

 

«Il tiratore di Colorado Springs identificato come non binario. Il tiratore di Denver identificato come trans. Il tiratore di Aberdeen identificato come trans. L’assassino di Nashville identificato come trans. Una cosa è MOLTO chiara: il moderno movimento trans sta trasformando gli attivisti in terroristi».

 

 

L’elenco risulta vero: negli ultimi mesi abbiamo visto almeno quattro casi dove gli assassini erano indottrinati dal gender.

 

«Il movimento trans spinge ogni giorno sempre più estremismo», ha commentato l’ex-transgender detransizionato Oli London. «Reclutano persone, le indottrinano e le riempiono di propaganda finché non si riempiono di odio e rabbia».

 

Dalla rete intanto emergono ritagli interessanti, come quello sullo studio che mostrerebbe come il testosterone incrementa l’espressione della rabbia negli «uomini transgender», cioè i transessuali nati donna che vogliono divenire uomini, «specialmente se il loro ciclo persiste».

 

Sì, perché è davvero difficile negare la natura e la realtà, specie quelle delle mestruazioni, specie se l’equilibrio biochimico del corpo di una donna viene ulteriormente sconvolto dall’introduzione di steroidi esogeni.

 

 

 

Nel frattempo è emerso che domani, 1 aprile, è stato indetto un «giorno della vendetta trans» («Trans day of Vengeance»), di cui a questo punto sarebbe lecito avere paura. Secondo il Daily Mail, il gruppo dietro l’evento ha raccolto danaro per addestramenti con le armi.

 

 

Chi ha fatto notare la cosa, come la deputata della Georgia Marjory Taylor Green, è stato immediatamente bannato da Twitter: sì, poche ore fa, in piena era Elon Musk.

 

 

 

A quanto pare, non è lecito parlarne, o forse è più giusto dire che non è lecito difendersene. Il pensiero, del resto, corre in rete e sui media mainstream: la transessuale stragista di Nashville è, in realtà, una vittima, e i bigotti cristiani sono i suoi carnefici.

 

È un totale capovolgimento della realtà, ma anche la teoria del gender, e la sua appendice transessualista, lo è. Sei un uomo, in ogni cellula del tuo corpo, ma ti credi una donna. Sei una donna, con il doppio cromosoma X scritto nella quasi totalità del tuo essere biologico, ma ti credi un uomo.

 

In ultima, non si può riconoscere che, come attacco all’ordine naturale, si tratti di un movimento anticristico: e di fatto crede nella vendetta, concetto combattuto dal profondo nel Cristianesimo.

 

Sui social non ne fanno mistero: foto con bandiera trans, corpetto antriproiettile e fucile d’assalto, e poi il programma: «Uccidi i cristiani cornuti [christcucks, ovvero cristiani cornuti, in senso coniugale, ndr]. Decapita i cristiani cornuti. Tira un calcio rotante ad un cristiano cornuto facendolo cadere sull’asfalto [riferimento ad un episodio di qualche anno fa, quando un omosessuale aveva steso una attivista prolife, ndr]. Fai una schiacciata con un bambino cristiano nel cassonetto. Crocifiggi gli sporchi cristiani. Defeca nel cibo dei cristiani. Lancia i cristiani nel sole».

 

 

 

«Pregate per la pietà… perché non ne avremo nessuna».

 

Pochi giorni fa il pingue conduttore della trasmissione goscista Young Turks Cenk Uygur, una creazione di YouTube TV, aveva dichiarato di essere contro la libera vendita delle armi ai cittadini, tuttavia, se fosse trans, dice, starebbe accumulando pistole e fucili.

 

 

È successo, sta succedendo. La violenza gender è qui, invocata dalle figure dei media, evocata dal sistema.

 

C’è da stare certi che Nashville non sarà l’ultimo episodio dell’ascesa dello stragismo transessualista, dove le menti sono annebbiate dagli steroidi e dagli psicofarmaci SSRI.

 

Prepariamoci alla nuova forma di persecuzione anticristiana: coloro che non accettano il libro della Genesi, «maschio e femmina li creò» (Gen 1, 26), e quindi rifiutano Dio e l’umanità – compresa la loro stessa umanità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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