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Ecco il «negazionismo vaccinale»

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Mentre a Roma vanno in scena i vili dietrofront che tutti abbiam visto, ci sono dei genitori che vivono la vita reale, lontana dalle poltrone dei promettenti politicanti. Quei politicanti che, a quanto pare, avendo capito che i no-vax e i free-vax, stando ai dati delle coperture redatti dalle varie regioni, rappresentano una percentuale di voti limitata, sono disposti a sacrificarli per garantirsi i voti di tutta la popolazione indottrinata sulla bontà e sull’efficacia dogmatica dei vaccini.

 

In questi ultimi due mesi di vita reale, i genitori italiano hanno dovuto affrontare i colloqui con le varie aziende sanitarie locali. Diversi sono stati i genitori che hanno scritto a Renovatio 21 per chiedere un consiglio, o anche solo un incoraggiamento. Fra le varie storie e le varie testimonianze, però, una in particolare ci ha molto colpito anche per il tipo tematica trattata.

 

Un papà del Nord Italia che ci chiede la cortesia di poter rimanere nell’anonimato – comprensibilmente, visto il clima davvero folle venutosi a creare soprattutto nell’ultimo periodo, Con i NAS e la Polizia dinnanzi alle scuole materne – ci ha voluto raccontare un fatto che lo ha lasciato senza parole, emerso proprio nel colloquio con il medico dell’ASL locale, cioè il dottore incaricato di rispondere ai dubbi dei genitori in tema di vaccinazioni obbligatorie.

 

Il papà ci confida di esser cattolico praticante, e di porre la sua obiezione principale ai vaccini nella coscienza in quanto, come Renovatio 21 ha più volte dimostrato attraverso il sito e in occasione di conferenze pubbliche, alcuni dei vaccini obbligatori – in particolare l’MPR (morbillo, parotite, rosolia) – è ancora prodotto con linee cellulari provenienti da feti abortiti.

 

Ebbene questo papà ha voluto portare una ragione di coscienza, chiedendo al medico se in Italia fosse presente un tipo di vaccino esente da questa contaminazione perché, altrimenti, la coppia di genitori si sarebbe trovata davanti a ciò che viene comunemente definito come grave impedimento morale.

 

Per tutta risposta a questa delicatissima questione che tocca l’intimo della coscienza, il medico, molto scocciato, ha risposto loro che se la loro intenzione era quella di portare in campo «la balla dei feti abortiti nei vaccini».

Il medico, molto scocciato, ha risposto loro che se la loro intenzione era quella di portare in campo «la balla dei feti abortiti nei vaccini»

 

Il discorso poteva tranquillamente esser chiuso in quell’istante. A nulla è valso, ci spiega il padre del bambino, far notare che sono le stesse ditte farmaceutiche ad ammettere questa componente in alcuni vaccini – nei bugiardini!

 

Così come a nulla è valso citare le più svariate associazioni americane che lottano per l’obiezione di coscienza in questo e in altri campi in cui la medicina diventa un problema morale, e che sul tema possiedono documenti, prove provate, testimonianze.

 

Non vi è stata possibilità di dialogo perché, secondo il pediatra incaricato al colloquio, si tratta di un falso storico, di una balla che non ha né fondamenta né origini veritiere.

 

Siamo dunque davanti ad un vero «negazionismo».

Siamo dunque davanti ad un vero «negazionismo».

 

Poco importano le prove, poco importa che la Pontificia Accademia per la Vita (quindi un’istituzione per altro ben ascoltata dall’Istituto Superiore di Sanità) nel 2005, dopo aver attivato una commissione scientifica d’inchiesta per studiare il problema e appurarne la veridicità abbia redatto un documento ufficiale in cui si parla di linee cellulari di feti abortiti presenti in svariati vaccini in commercio anche in Italia come nel resto d’Europa (perché i vaccini, lo ricordiamo, sono gli stessi sia qui che in Francia, ad esempio).

No. Ai negazionisti dei nuovi «crimini contro la vita», come li chiamava Pasolini, non interessa. Nemmeno se a render nota la presenza delle linee cellulari sia la scheda tecnica dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), con la quale i medici dovrebbero essere in stretto contatto e in attiva collaborazione.

Ma tornando alla testimonianza del papà che ci ha scritto, è interessante apprendere come il colloquio nel complesso sia andato bene. Motivo? Il medico ha fatto sapere alla coppia che non gli interessava nulla delle loro scelte perché, come ASL, avevano già raggiunto dei risultati di copertura vaccinale da record, addirittura oltre il 95% richiesto.

Il medico ha fatto sapere alla coppia che non gli interessava nulla delle loro scelte perché, come ASL, avevano già raggiunto dei risultati di copertura vaccinale da record, addirittura oltre il 95% richiesto.

Funzionari insomma, funzionari che hanno svolto il compitino a casa per la collettività disprezzando la scelta del singolo, persino la sua stessa coscienza, inascoltata e poi derisa.

 

Per ottenere i risultati ordinati dal potere sanitario (la mitica soglia dell’immunità di gregge)  si è disposti a mentire, a negare la verità, anche di fronte all’evidenza. Una volta giunti al traguardo percentuale (e in questo caso oltre) , ci si possono lavare finalmente le mani.  Non prima però di rifilare a chi dissente l’ennesima umiliazione e l’ennesima menzogna: sui veleni presenti nei vaccini, sugli aborti praticati per il «bene» della scienza, e così via.

 

Una medicina di cartapesta, un Truman Show a cui noi continueremo ad opporci, battendoci perché sia rispettata l’etica e la morale delle singole persone, affinché in Italia si possa fare obiezione di coscienza come sancito dalla Costituzione Italiana (è infatti riconosciuto dalla Corte Costituzionale per l’implicita inclusione entro gli articoli 2, 19 e 21 ; Corte Costituzionale, Sentenza n. 43/1997). E il diritto previsto dalla Costituzione riguardo all’obiezione di coscienza – è bene ricordarlo – non interessa solo gli aspetti religiosi, ma una sfera ben più ampia contro la quale nemmeno il regime sanitario attuale può e deve andare: la persona umana, la sua dignità, la sua coscienza.

 

Cioè ciò che le grandi farmaceutiche, con la loro Cultura della Morte dei dottorini e i Partiti comprati in saldo, calpestano e disprezzano senza più il minimo pudore

 

Cristiano Lugli

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