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Documento OMS sul vaccino ai bambini senza il consenso dei genitori

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Un documento pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2014 descriveva in dettaglio un approccio per aggirare il consenso dei genitori quando si tratta di vaccinare i bambini di età compresa tra 6 e 17 anni.

 

Il white paper, intitolato «Considerations regarding consent in vaccinating children and adolescents between 6 and 17 years old» («Considerazioni sul consenso alla vaccinazione di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni»), spiega come affrontare quella fascia di popolazione che «può presentarsi alla vaccinazione senza un genitore accompagnatore o un tutore legale».

 

Il documento fornisce una normale descrizione del «consenso» – che in varie parti del documento sostiene essere fondamentale – per poi definire il «consenso» come «il processo di partecipazione di bambini e adolescenti al processo decisionale sulla vaccinazione».

 

«Il diritto internazionale fornisce un forte sostegno ai diritti dei bambini di partecipare alle decisioni sulla loro salute e assistenza sanitaria, e anche nella pianificazione e fornitura di servizi sanitari rilevanti per loro e in base alla loro capacità in evoluzione»

Secondo la descrizione dell’assenso secondo l’OMS, «il diritto internazionale fornisce un forte sostegno ai diritti dei bambini di partecipare alle decisioni sulla loro salute e assistenza sanitaria, e anche nella pianificazione e fornitura di servizi sanitari rilevanti per loro e in base alla loro capacità in evoluzione».

 

Successivamente, è scritto che l’età media dell’età adulta in tutto il mondo è di 18 anni e che «nella fascia di età dai 6 ai 17 anni non è possibile fornire il consenso alla vaccinazione e quindi il consenso è “normalmente” richiesto dal genitore o tutore legale».

 

Tuttavia, il documento continua a insistere sul fatto che la possibilità che gli adolescenti scelgano da soli sta prendendo piede in varie parti del mondo.

 

«In un numero crescente di Paesi, l’età del consenso per gli interventi medici è fissata al di sotto della maggiore età. Ciò consente agli adolescenti di fornire il consenso per interventi specifici, come l’accesso ai contraccettivi o al test dell’HIV. Alcuni paesi hanno fissato l’età del consenso specificamente per consentire la vaccinazione HPV a 12 anni».

 

«In un numero crescente di Paesi, l’età del consenso per gli interventi medici è fissata al di sotto della maggiore età. Ciò consente agli adolescenti di fornire il consenso per interventi specifici»

La parte successiva del documento discute cosa fare «quando i bambini presenti per la vaccinazione non sono accompagnati dai genitori». È ammesso che «è difficile determinare se i genitori abbiano effettivamente fornito il consenso».

 

La sezione più significativa del documento OMS è a pagina 3: «Approcci comuni per ottenere il consenso alla vaccinazione».

 

Viene qui indicato che agli operatori sanitari viene detto che il «consenso implicito» è una situazione in cui «la presenza fisica del bambino o dell’adolescente, con o senza un genitore accompagnatore alla sessione di vaccinazione, è considerata implicare il consenso».

 

 

Il paper OMS sostiene che l’invio di avvisi ai genitori che annunciano che le cliniche di vaccinazione appariranno nelle scuole è sufficiente per un consenso implicito se il bambino si presenta alla clinica di vaccinazione senza il genitore.

 

In effetti, il documento afferma che è responsabilità dei genitori fare di tutto per assicurarsi che il loro bambino non sia vaccinato senza la loro conoscenza o approvazione.

Il «consenso implicito» è una situazione in cui «la presenza fisica del bambino o dell’adolescente, con o senza un genitore accompagnatore alla sessione di vaccinazione, è considerata implicare il consenso»

 

«I Paesi che utilizzano il consenso implicito per la vaccinazione infantile, considerano il genitore che porta il bambino per la vaccinazione come un’espressione di consenso informato», si legge nel testo.

 

In una sezione che tocca le leggi sulla vaccinazione obbligatoria e il consenso informato, il documento afferma: «Quando la vaccinazione obbligatoria è stabilita nelle disposizioni di legge pertinenti, il consenso potrebbe non essere richiesto».

 

Questa sezione è particolarmente rilevante oggi con la pandemia di COVID-19 e le relative leggi sui vaccini obbligatori stabilite dalle Nazioni di tutto il mondo.

 

«Laddove è richiesto il consenso dei genitori, gli operatori sanitari dovrebbero consentire ai bambini più grandi e agli adolescenti di fornire il consenso alla vaccinazione»

 

Verso la fine del documento di 8 pagine, l’OMS dice chiaramente agli operatori sanitari di consentire ai bambini di età compresa tra 6 e 17 anni di decidere se vogliono o meno essere vaccinati, indipendentemente dal consenso dei genitori.

 

«Laddove è richiesto il consenso dei genitori, gli operatori sanitari dovrebbero consentire ai bambini più grandi e agli adolescenti di fornire il consenso alla vaccinazione», è scritto nella sezione Programmatic Considerations («Considerazioni Programmatiche»).

 

Grazie al COVID, abbiamo imparato, tutto il mondo è Paese: tante distinzioni tra una nazione e l’altra perdono peso. Il COVID ha terzomondializzato il pianeta intero. Si andrà verso la vaccinazione indiscriminata di tutti i nostri bambini, senza nemmeno un avviso ai genitori?

«Le prove suggeriscono che le procedure di consenso basati su approcci di opt-out possono risultare in una maggiore accettazione di un intervento, che utilizzando l’opt-in» dichiara infine il documento. Opt-in è un termine tecnico che sta a significare che il soggetto ha scelto volontariamente di essere contattato ; l’opt-out, invece è ascrivibile ad una sorta di silenzio-assenso. Il documento OMS non ha problemi ad ammettere l’efficacia quest’ultimo metodo: più che la libera scelta, la spinta indiscriminata fino a che il soggetto non si tira indietro.

 

Grazie al COVID, abbiamo imparato, tutto il mondo è Paese: tante distinzioni tra una nazione e l’altra perdono peso. Il COVID ha terzomondializzato il pianeta intero. Si andrà verso la vaccinazione indiscriminata di tutti i nostri bambini, senza nemmeno un avviso ai genitori?

 

Abbiamo visto, in numerosi casi negli anni soprattutto prima della pandemia, come in Italia in caso di querelle legale tra un genitore vaccinista e uno antivaccinista, succede spesse volte che il tribunale dia ragione a chi vuole vaccinare la prole.

 

Dall’obbligo vaccinale finiremo al vaccino forzato?

 

A Rio, nel 1904, ci provarono: soldati e infermieri casa per casa, magari quanto il pater familias era al lavoro.

 

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