Persecuzioni
Documentario di Kusturica sui crimini di Kiev contro la Chiesa ortodossa
Un nuovo documentario intitolato Gente di Cristo. Il nostro tempo del famoso regista serbo Emir Kusturica che esplora la persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina (UOC) da parte di Kiev è stato presentato in anteprima questa settimana a Belgrado.
Mentre racconta storie sulla difficile situazione dei cristiani ortodossi in tutto il mondo, il film si concentra sull’Ucraina, dove si è verificata una divisione tra la canonica UOC, che tradizionalmente aveva stretti legami con la Chiesa ortodossa russa, e la rivale Chiesa ortodossa ucraina (OCU) sostenuta da Kiev. La UOC è stata sottoposta a una dura repressione da parte delle autorità di Kiev. Le sue attività sono state vietate e i suoi chierici sanzionati, mentre una legislazione recentemente adottata minaccia di chiuderla completamente.
Il film di Kusturica racconta la storia dei sacerdoti e dei fedeli che hanno dovuto subire persecuzioni da parte dello Stato.
Il film include una serie di storie personali, come quella di un nativo ucraino e missionario ortodosso, filosofo e scrittore di nome Ruslan Kalinchuk, che ha parlato ampiamente degli eventi che hanno portato alla scissione della chiesa ucraina. È presente anche un prete di Kiev di nome Mikola Mogilny, che ha condiviso la sua opinione sullo stato attuale della religione in Ucraina.
マイダン、ウクライナの弾圧、教会への迫害についてのエミール・クストリッツァ監督のドキュメンタリー映画のプレミア上映がセルビアで行われた。… pic.twitter.com/kTPKAzFVHs
— kurokoge (@kurokoge8) September 20, 2024
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Alla première erano presenti numerosi ospiti internazionali di spicco, tra cui l’ambasciatore georgiano a Belgrado e funzionari di Ungheria e Slovacchia. Era presente anche il capo della Chiesa ortodossa serba, il patriarca Porfirio.
In una conferenza stampa tenuta dopo la première, Kusturica ha espresso la speranza che il film sarebbe stato proiettato in tutto il mondo, compresa l’Ucraina. Il regista ha accusato l’Occidente di aver tentato di «uccidere Dio» nelle persone, cosa che, ha detto, è riuscita a fare in Ucraina.
«Questo film… parla di Dio e dell’uomo. L’anima dell’Ucraina oggi è ferita, il governo ucraino perseguita Cristo stesso», ha affermato, aggiungendo che «agli ucraini è stata venduta una guerra» dall’Occidente, e «l’hanno comprata». Il cineasta ha accusato i politici occidentali di perseguitare la Chiesa ortodossa nel suo complesso, citando un generale statunitense anonimo che ha detto che «l’ortodossia è il nemico numero uno al mondo». Ha notato, tuttavia, che in alcuni paesi, come Russia e Serbia, la fede ortodossa è forte nonostante la pressione.
«In Serbia, mi sembra, non importa quanto i politici occidentali… cerchino di uccidere Dio in noi, con l’aiuto del cosiddetto soft power, che dopo la trasmissione dell’apertura dei Giochi olimpici a Parigi si è manifestato in modo netto, è impossibile», ha detto il regista di Sarajevo.
Il film è attualmente in fase di traduzione in altre lingue e sarà presto disponibile anche in altri Paesi oltre alla Serbia.
Kusturica, un tempo vicino a Milosevic, è oggi spesso ospite di manifestazioni culturali in Russia, come quella di San Pietroburgo di quest’anno dove ha potuto intervistare in pubblico il presidente russo Vladimiro Putin.
Come riportato da Renovatio 21, recentemente Kusturica si è schierato a favore dei serbi del Kosovo.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)