Nucleare

Deputato USA chiede la soluzione «Hiroshima e Nagasaki» per Gaza e l’Ucraina

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Il deputato repubblicano del Michigan Tim Walberg ritiene che Washington non dovrebbe sprecare soldi in aiuti umanitari per i civili a Gaza o in Ucraina, ma concentrarsi invece sul sostegno agli sforzi bellici di Israele e Kiev, per ottenere vittorie «rapide».

 

Walberg ha espresso le sue osservazioni durante un incontro con il pubblico a Dundee, nello Stato americano del Michigan, la scorsa settimana.

 

In un video pubblicato sui social media il 25 marzo, il deputato repubblicano ha criticato le politiche del presidente Joe Biden, dicendo a un piccolo pubblico che gli Stati Uniti dovrebbero spendere meglio i soldi degli aiuti a Gaza per sostenere Israele, che ha definito il «più grande alleato di Washington, probabilmente, ovunque nel mondo».

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«Non dovremmo spendere un centesimo in aiuti umanitari. Dovrebbe essere come Nagasaki e Hiroshima. Fatela finita in fretta», si poteva sentire dire Walberg.

 

«Lo stesso dovrebbe accadere in Ucraina. Sconfiggi Putin velocemente. Invece di utilizzare l’80% dell’Ucraina per scopi umanitari, dovrebbe essere l’80-100% per annientare le forze russe», ha aggiunto.

 


 

Dopo che le sue dichiarazioni sono diventate virali, Walberg ha affermato che le sue parole erano state riportate e interpretate erroneamente, sostenendo che stava parlando semplicemente metaforicamente e non sosteneva l’uso effettivo delle armi nucleari.

 

«In una clip abbreviata, ho usato una metafora per trasmettere la necessità sia per Israele che per l’Ucraina di vincere le loro guerre il più rapidamente possibile, senza mettere in pericolo le truppe americane», ha detto Walberg in una dichiarazione pubblicata su X Twitter.

 

«L’uso di questa metafora, insieme alla rimozione del contesto, ha distorto il mio messaggio, ma sostengo pienamente queste convinzioni e sto al fianco dei nostri alleati», ha aggiunto, sostenendo che quanto prima finiranno questi conflitti, «meno vite innocenti saranno uccise nel fuoco incrociato».

 

Il deputato michigano forse non sa che la guerra sarebbe già terminata, con risparmio di oltre mezzo milione di vite umane di ragazzi ucraini e russi, se l’accordo di pace raggiunto in Turchia nel marzo 2022 – quello che fece sgombrare i 62 chilometri di carrarmati russi fuori Kiev – non fosse fatto saltare dai pupari angloidi di Zelen’skyj che mandarono Boris Johnson a parlare con il comico ucraino per far sì che la guerra continuasse, con il massacro annesso.

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Non è ancora nota la reazione di diplomazia e stampa giapponesi dinanzi alle dichiarazioni pro-città nuclearizzate. Gli USA, del resto, mai hanno chiesto scusa per la distruzione atomiche delle due tranquille cittadine giapponesi, apocalissi nucleare avvenuta a guerra praticamente finita.

 

Nemmeno quando Obama visitò Hiroshima, primo presidente USA a farlo, uscirono parole di condanna per l’atrocità immane che uccise centinaia di migliaia di persone tra esplosione e ricaduta della malattia da radiazioni.

 

Lo Walbergo non è l’unico rappresentante eletto americano che scherza con l’atomo.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel dicembre 2021 – prima dello scoppio del conflitto ucraino – il senatore Roger Wicker, il secondo repubblicano di rango più alto nel Comitato per i servizi armati del Senato USA, ha affermato che gli Stati Uniti non possono escludere alcuna opzione per rispondere all’aggressione russa in Ucraina, incluso l’invio di truppe di terra o persino un attacco nucleare.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

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