Nucleare

Deputato ucraino chiede le armi nucleari

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A meno che l’Ucraina non ottenga la piena adesione alla NATO, non avrà altra scelta che sviluppare o in qualche modo ottenere un arsenale di armi nucleari, secondo il deputato Aleksey Goncharenko. Lo riporta RT.

 

Il deputato ucraino ha fatto pressione sul segretario di Stato americano Antony Blinken sulla questione sabato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, chiedendo quali altre opzioni ha l’Ucraina contro la Russia oltre a diventare membro della NATO, allearsi con una potenza nucleare o «ripristinare il nostro potenziale nucleare». Blinken, tuttavia, ha eluso la domanda.

 

«Ancora una volta lo dirò direttamente e apertamente: sostengo il ritorno delle armi nucleari in Ucraina. E credo che questa sia la nostra unica opzione per sopravvivere», ha scritto il Goncharenko in un post su Telegram domenica sera, sottolineando che Blinken non ha risposto alla sua domanda.

 

Il deputato ucraino ha continuato dicendo che «se la NATO non vuole accettarci», allora «bisogna costruire missili nucleari», aggiungendo che Kiev sopporterebbe volentieri qualsiasi potenziale sanzione per la violazione del trattato di non proliferazione.

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«Non ne abbiamo bisogno di mille. Abbiamo bisogno di 20» missili nucleari, ha dichiarato, senza spiegare come si aspetta di ottenere le armi nucleari.

 

L’Ucraina non ha quasi alcuna possibilità di produrre armi nucleari da sola, ha riconosciuto l’anno scorso il capo del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del Paese, Aleksey Danilov, suggerendo che Kiev potrebbe alla fine ospitare un arsenale di fabbricazione occidentale.

 

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, l’Ucraina aveva ereditato circa un terzo delle testate nucleari del Paese, insieme alle relative infrastrutture. Nel 1994 rinunciò volontariamente alle armi in cambio di garanzie di sicurezza da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia nell’ambito del Memorandum di Budapest. Tuttavia, i funzionari russi affermano che l’ingerenza occidentale negli affari interni dell’Ucraina ha minato l’accordo.

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha segnalato che Kiev potrebbe tentare di rivendicare il suo status nucleare, poco prima dell’inizio dell’operazione militare di Mosca nel 2022.

 

Secondo il presidente russo Vladimiro Putin, l’Ucraina era in trattative per acquisire armi nucleari prima dell’inizio del conflitto, mentre l’ex leader russo Demetrio Medvedev ha affermato che le minacce di Kiev di riavviare il suo programma nucleare sono state tra i principali fattori che hanno spinto la Russia a lanciare l’operazione militare.

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