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Dati inglesi: muoiono più i vaccinati a doppia dose che i non vaccinati

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Se leggiamo i dati sanitari del Governo dell’Inghilterra ci accorgiamo di una cosa agghiacciante, di cui daremo dimostrazione di seguito coi numeri alla mano.

 

Se  – dopo avere fatto la prima e/o la seconda dose – non vi siete fatti la terza dose,  avete un tasso di mortalità più alto rispetto a chi non si è mai vaccinato. Che strano vaccino.

 

Per vederlo faremo un piccolo esercizio di insiemistica sulla base dei dati inglesi, presi da un sito del governo britannico.

 

Per una volta proveremo a guardarci indietro, fingendo di essere  tri-vaccinati: non vogliamo infatti semplicemente vedere  soltanto se la tripla vaccinazione appena eseguita abbassi la mortalità rispetto ai non vaccinati, bensì vogliamo anche vedere quanto ci distanziamo dai bi-vaccinati e mono-vaccinati.

 

E scopriamo che – sulla base dei dati inglesi –sarebbe meglio non essersi mai vaccinati piuttosto che rimanere mono-vaccinati o bi-vaccinati dopo qualche mese dall’inoculazione: infatti l’effetto diventa negativo.

In genere la narrativa fa giocare i numeri sui  tri-vaccinati contro i mai-vaccinati. Ma cosa succede se facciamo giocare i tri-vaccinati anche coi soggetti  semi-vaccinati?

 

In altre parole: in genere la narrativa fa giocare i numeri sui  tri-vaccinati contro i mai-vaccinati. Ma cosa succede se facciamo giocare i tri-vaccinati anche coi soggetti  semi-vaccinati?

 

Vediamo le percentuali di stati vaccinali in Inghilterra.

 

 

Per fare questo gioco dobbiamo vedere la differenza di percentuale tra le 4 diverse categorie di cittadini. Prenderemo quelli tra i 40 e i 50 anni. Pertanto ricaviamo la differenza percentuale tra ogni livello vaccinale e quello inferiore.

 

Otteniamo:

 

Tri-dose : 67%-58%   

Bi-dose: 80% – 75% – differenza del  14%

Mono-dose : 84%-77% – differenza del  3%

Non vaccinati: 16%-23% 

 

Per far capire meglio la dimostrazione con un’immagine, riportiamo lo stato vaccinale con degli insiemi.

 

Ci scusiamo per la qualità grafica del nostro disegno, ma fa parte della dimostrazione stessa: per confutare la versione dei fatti vaccinali fornita dalla autorità sanitarie occidentali, vi basta fare due calcoli mentre siete in bagno.

 

 



È insiemistica di base: una persona vaccinata con 3 dosi avrà fatto anche la prima e la seconda dose.

 

Mentre una persona con 2 dosi avrà fatto anche la prima dose, ma non la terza etc.Sono differenze complementari.

 

Dunque dobbiamo ragionare sulle differenze complementari (4 colori) tra  gli insiemi e calcolare le percentuali differenziali a partire dalla percentuali cumulative dichiarate dei report inglesi sopra.

 

Una volta calcolate le percentuali differenziali andremo sui dati dei decessi e vedremo quanti morti esprime ciascuna differenza complementare.

 

Prendiamo dalla tabella inglese il numero dei decessi nella fascia che stiamo osservando 40-50 anni.


 

Uniamo le percentuali differenziali con il numero di morti per ciascuna fascia vaccinale.

 

 

Eccoci alla conclusione.

 

Rispetto ad un soggetto 40-50enne vaccinato fresco di terza dose, abbiamo che un soggetto non vaccinato ha una mortalità 3,48 volte superiore. E, fin qui, è quello che ci ripetono i media tutti i giorni.

 

Ma guardate la condizione dei 40-50enni che si sono fermati alla prima o alla seconda dose e non hanno fatto il booster: hanno una mortalità 5,68 e 6,63 superiore rispetto a un soggetto aggiornato con la terza dose. Ben più alta di un soggetto che non si è mai vaccinato.

 Il tasso di mortalità per un vaccinato non aggiornato col booster diventa quasi il doppio di un soggetto mai vaccinato

 

 Il tasso di mortalità per un vaccinato non aggiornato col booster diventa quasi il doppio di un soggetto mai vaccinato.

 

Trattandosi di matematica di base, rimane da capire come possano non accorgersene le autorità sanitarie occidentali.

 

Ma forse se ne sono accorte ed è per quello che vi hanno imposto di vaccinarvi con la terza dose in fretta e furia a fine dicembre 2021. Naturalmente non avrebbero potuto dirvi che le dosi intermedie dopo qualche mese avevano peggiorato la situazione di partenza.



Eh, sì, perché – da quello che si vede – dopo un certo numero di mesi  dalla vaccinazione lo stato immunitario peggiora e diventa negativo: cioè sarebbe stato meglio non vaccinarsi.

 

A quel punto vi impongono di fare la dose booster.

 

Nel presente articolo lo abbiamo visto rispetto ai decessi.  Ma lo avevamo già dimostrato rispetto alla contagiosità: i vaccinati diventano nell’arco di poche settimane molto più contagiosi dei non vaccinati.

Perché si verifica questo strano fenomeno? È un fenomeno di immunodeficienza acquisita a seguito della vaccinazione?



Una domanda: quello che vediamo essere accaduto tra le terza dose e le precedenti, accadrà tra pochi mesi anche con la terza dose e sarete quindi spinti a fare anche la quarta, la quinta, etc.?

 

E soprattutto – inaudita domanda da vero scienziato – perché si verifica questo strano fenomeno? È un fenomeno di immunodeficienza acquisita a seguito della vaccinazione?

 

Non lo sappiamo. Non lo sa nessuno. Perché questi vaccini – giova ripeterlo – sono sperimentali.

 

E di certo non lo scopriremo mai finché si continuerà a nascondere l’esistenza del  fenomeno.

 

 

Gian Battista Airaghi

 

 









 

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