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«Da medico sono diventato uno strumento per congelare il Paese»: Intervista ad una dottoressa dissidente

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Non tutti i medici si stanno piegando alla follia in corso: lo sappiamo bene. Sorprende che molti dei medici che si oppongono alle leggi pandemiche e ai «vaccini» genetici siano, talvolta, medici vaccinisti. 

 

Renovatio 21 ha intervistato la dottoressa F., che oramai ha quasi quaranta anni di esperienza alle spalle. La dottoressa F., che preferiamo lasciare anonima perché sappiamo che la repressione da parte del suo ordine professionale arriverebbe immediatamente, è, a differenza di noi, favorevole ai vaccini: qui però, differntemente da qualsiasi altro spazio ormai, usiamo ascoltare anche le opinioni di chi la pensa diversamente da noi.

 

Il pericolo dei «vaccini» mRNA, e delle leggi mostruose implementate per per obbligare una porzione sempre maggiore della popolazione a subirli, colpisce anche chi non è contro la siringa per partito preso.

 

 

«Ai tempi della legge Lorenzin stavo dalla parte dei genitori perplessi: trovai eccessivo l’allarmismo dell’allora Ministro della Salute, rispetto ai reali dati epidemiologici e soprattutto disapprovai l’imposizione con obbligo»

Dottoressa F., da quanti anni è medico?

Mi sono laureata nel 1983: per cui a luglio prossimo conto 38 anni di Laurea.

 

Dove lavora? Da quanto?

Ho lavorato, prima come neo-laureata, poi come specializzanda, una decina d’anni in una Clinica internistica di polo ospedaliero ed universitario regionale, (capoluogo di circa 165.000 abitanti); attualmente esercito attività specialistica in clinica privata ed attività di medico di base.

 

In cosa è specializzata?
Sono specializzata in Medicina Interna, Allergologia e Immunologia Clinica.

 

«Ho cambiato idea per indizi e fatti. Il mantra che la salvezza sta nel vaccino e solo nel vaccino. Terapie e cure neglette, negate o addirittura proibite per legge»

È sempre stata favorevole ai vaccini?
Sì. Sono da sempre vaccinista convinta.

 

Quando uscì la legge Lorenzin, da che parte stava?
Dalla parte dei genitori perplessi: trovai eccessivo l’allarmismo dell’allora Ministro della Salute, rispetto ai reali dati epidemiologici e soprattutto disapprovai l’imposizione con obbligo. Sono sempre stata per una scelta libera, convinta e consapevole.

 

Le piacevano i post di Burioni?
Diciamo che ne ammiravo le capacità divulgate, fino a chè non notai un certo, come dire, atteggiamento sprezzante e impositivo nei confronti di interlocutori dissenzienti

«…Le rassicurazioni diffuse da subito, prima ancora che venissero inoculati, da tutti i mezzi di informazione, rassicurazioni non richieste, sulla sicurezza dei vaccini e sul favorevole rapporto benefici/reazioni: excusatio non petita, accusatio manifesta»

 

Ha cambiato idea sui vaccini?
Non ho cambiato idea sulla validità ed utilità dei vaccini, di certi vaccini. Ho nutrito e nutro perplessità crescenti nei confronti dei vaccini anti-COVID.

 

Cosa le ha fatto cambiare idea?
Indizi e fatti. Il mantra che la salvezza sta nel vaccino e solo nel vaccino. Terapie e cure neglette, negate o addirittura proibite per legge. Le rassicurazioni diffuse da subito, prima ancora che venissero inoculati, da tutti i mezzi di informazione, rassicurazioni non richieste, sulla sicurezza dei vaccini e sul favorevole rapporto benefici/reazioni: excusatio non petita, accusatio manifesta. L’obbligo ventilato prima ancora che ci fosse disponibilità in quantità sufficiente a soddisfare le richieste. La segnalazione di effetti collaterali, anche fatali, sempre più numerosi e sempre più palesemente sottovalutati, negati e addirittura censurati. L’assenza di studi su eventuali effetti collaterali a lungo termine e (questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il caso) la pretesa di vaccinare anche i giovanissimi, notoriamente refrattari a sviluppare la malattia.

 

Quando è arrivata la pandemia cosa ha pensato?

Ero incredula, sorpresa. Memore delle pregresse paventate epidemie (aviaria, suina …) poi superate senza colpo ferire, ho creduto all’inizio si trattasse del solito eccessivo allarmismo.

«Non ero più il medico che cura, ma ero improvvisamente diventata lo strumento per congelare il Paese. Ho avuto la netta sensazione che tutto fosse stato già apparecchiato da tempo e che procedure e disposizioni ben studiate venissero sfornate secondo incalzanti tempistiche, lungamente pensate»

 

Quando ha cominciato ad avere dubbi sulla narrazione generale?

Quando, in tempi sorprendentemente rapidissimi, ho visto arrivare raffiche di circolari ministeriali e disposizioni regionali che se da una parte, dispensavano i medici sul territorio dal visitare pazienti positivi, dall’altra li trasformavano in grigi funzionari di stato, deputati alla prescrizione di tamponi e alla redazione di certificati di interminabili quarantene, cui erano (e sono tutt’ora) costretti non solo i pazienti sintomatici, ma anche e soprattutto i ben più numerosi contatti ( e contatti dei contatti) del tutto asintomatici. Non ero più il medico che cura, ma ero improvvisamente diventata lo strumento per congelare il Paese. Ho avuto la netta sensazione che tutto fosse stato già apparecchiato da tempo e che procedure e disposizioni ben studiate venissero sfornate secondo incalzanti tempistiche, lungamente pensate. Niente di improvvisato insomma, misure con le quali si pretendeva (o si voleva far credere) fermare il virus, ma certo si dimenticava il malato.

 

Cosa pensa dell’obbligo vaccinale de facto che stanno introducendo in Italia?
È un inqualificabile ricatto. Farabutti.

 

«Vaccini sperimentali»: la  mostruosità è che li stanno sperimentando sulle masse terrorizzate e inebetite. Senza nemmeno un corretto ed onesto monitoraggio degli effetti collaterali

E scientificamente, dei vaccini sperimentali contro il COVID cosa pensa?

«Sperimentali»: hai detto tutto. La mostruosità è che li stanno sperimentando sulle masse terrorizzate e inebetite. Senza nemmeno un corretto ed onesto monitoraggio degli effetti collaterali. Si tratta di un virus altamente mutante, come quello dell’influenza, il cui vaccino viene fabbricato però di anno in anno sui ceppi virali prevedibilmente dominanti, mentre qui si vaccina in piena epidemia selezionando varianti resistenti. E la metodica ad RNA, totalmente nuova, potrebbe riservarci delle brutte sorprese, a breve o tra qualche anno…

 

Da un punto di vista di etica medica, quanto è consona la procedura di «consenso informato» intorno alla vaccinazione COVID?
Chiedo: come mai questa procedura, che esige dal vaccinando ben due firme, non è stata mai messa in atto, né per l’anti-influenzale né per alcun altro vaccino, su base volontaria o meno?

 

«La metodica ad RNA, totalmente nuova, potrebbe riservarci delle brutte sorprese, a breve o tra qualche anno…»

Perchè solo ora e solo con questi vaccini?
Una roba mai vista. Eppure la massa sgomita per porgere per prima il deltoide…

 

E quanto è consona all’etica medica l’introduzione di lasciapassare sanitari e passaporto vaccinali?
Non è consona. Punto. È un ricatto. È una edizione riveduta e corretta di un TSO: ma questa volta ad un paziente sano. È un obbrobrio.

 

Chiedo: come mai questa procedura, che esige dal vaccinando ben due firme, non è stata mai messa in atto, né per l’anti-influenzale né per alcun altro vaccino, su base volontaria o meno?

Le chiediamo: perché non li hanno fatti per l’AIDS, per esempio?
E’ notoriamente molto difficile allestire vaccini per virus ad RNA. I cosiddetti «vaccini» contro il corona infatti si basano su metodica totalmente nuova: l’introduzione di frammenti di RNA che si integrano nel patrimonio genetico della cellula. Una terapia genica, insomma… che non sia stata pensata ed applicata al virus dell’AIDS, può forse esser dovuto alla ben diversa contagiosità.

 

Quanti medici ci sono che la pensano come lei riguardo la pandemia e i vaccini?

Francamente non saprei dire: sicuramente più di quanto sembri… sono talmente stigmatizzati che molti non escono allo scoperto.

 

Quanti di questi medici dissidenti rispetto alla narrativa ufficiale non parlano per paura di ritorsioni sul lavoro?

Quasi tutti.

«L’introduzione di lasciapassare sanitari e passaporto vaccinali non è consona all’etica medica. Punto. E’ un ricatto. È una edizione riveduta e corretta di un TSO: ma questa volta ad un paziente sano. È un obbrobrio»

 

Teme di essere radiata anche Lei?

Sono stata minacciata di denuncia all’Ordine dei Medici.

 

Ha avuto in cura pazienti COVID?

Certo che sì

 

Cosa dobbiamo pensare di queste ondate di morti, anche giovani, dopo il vaccino?

Che la correlazione con il vaccino c’è e come!

 

«La correlazione con il vaccino c’è e come!»

Com’è possibile che le autorità ritirino un vaccino dopo una morte sospetta senza nemmeno scusarsi con tutti quelli che, fino ad un minuto prima, erano stati guidati (se non quasi obbligati) a farsi l’iniezione?

Siamo in una dittatura sanitocratica… e la massa è stata diabolicamente plagiata.

 

È normale che un farmaco venga messo in circolazione, ritirato, rimesso in circolazione, ri-ritirato in questo valzer continuo?

Non è affatto normale. Ci vuole solo una bella faccia tosta e la certezza dell’impunità.

«Per fare il ministro della Sanità, ci vorrebbe minimo un medico che ha prestato il giuramento di Ippocrate. Non ministri che possono vendere l’anima al diavolo»

 

Secondo Lei, cosa sta ad indicare questo valzer?

L’hanno acquistato: lo devono piazzare in qualche modo.

 

Riguardando indietro, ora cosa vede nelle passate leggi di obbligo vaccinale?

Per fare il ministro della Sanità, ci vorrebbe minimo un medico che ha prestato il giuramento di Ippocrate. Non ministri che possono vendere l’anima al diavolo.

 

«Vedo fosco. Vedo elogiare, ed avanzare, la telemedicina, che è la morte dell’arte medica…»

Da medico, ci dica: cosa secondo Lei ci aspetta nel futuro prossimo riguardo la sanità?

Vedo fosco. Vedo elogiare, ed avanzare, la telemedicina, che è la morte dell’arte medica…

 

 

 

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