Vaccini
Concerto di Eric Clapton raccoglie 2,2 milioni di dollari per Kennedy
Il noto chitarrista Eric Clapton ha tenuto un concerto di beneficenza privato a sostegno di Robert F. Kennedy, Jr. che ha fruttato l’enorme cifra di 2,2 milioni di dollari per il candidato presidenziale democratico.
I biglietti per l’evento intitolato «verità, unità, pace e posterità» tenutosi lunedì in una tenuta privata a Beverly Hills, in California, avevano un prezzo compreso tra 3.300 e 6.600 dollari.
«Il biglietto da 3.300 dollari include la performance di Clapton e le osservazioni del candidato», ha riferito Spectrum News. «Il biglietto da 6.600 include un ricevimento privato con RFK, Jr. e ospiti speciali, secondo la campagna Kennedy».
L’icona del rock ha fatto un cenno al concerto in un video il mese scorso dicendo che aspettava con ansia l’evento con il team Kennedy.
I media mainstream hanno colto la notizia del concerto privato come un mezzo per attaccare entrambe Clapton e Kennedy per la loro sfiducia condivisa nei confronti del vaccino, proprio mentre le autorità sanitarie USA stanno lanciando il vaccino anti-COVID «aggiornato».
Il sito TMZ riporta che il concerto ha fruttato oltre 2 milioni di dollari.
«Ci è stato detto che del denaro raccolto: 1 milione di dollari è andato direttamente alla campagna di Kennedy, e gli altri 1,2 milioni di dollari sono andati al PAC che lo sostiene”, ha affermato martedì il tabloid delle celebrità».
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Come riporta Infowars, RFK ha espresso gratitudine per il sostegno di Clapton, affermando, secondo quanto riferito, «Sono profondamente grato a Eric Clapton per aver portato la sua abilità musicale e il suo spirito ribelle al mio incontro».
«A volte penso che nella nostra società divisa, sia la musica, piuttosto che qualsiasi tipo di accordo intellettuale, ad avere il maggior potenziale per riunirci di nuovo. Eric canta dal profondo della condizione umana. Se vede in me la possibilità di portare unità nel nostro Paese, è possibile solo perché artisti come lui invocano una fede sepolta nel potere illimitato degli esseri umani di superare qualsiasi ostacolo».
Il sostegno dell’ex marito di Lori del Santo deriva probabilmente non solo dalla posizione di Kennedy anche dal suo scetticismo riguardo i vaccini.
Come riportato da Renovatio 21, il Clapton ha subito effetti collaterali allarmanti a seguito di un’iniezione di Astrazeneca che temeva avrebbe posto fine alla sua carriera.
«Ho preso la prima dose di AZ [AstraZeneca] e subito ho avuto reazioni gravi che sono durate dieci giorni. Le mie mani e i miei piedi erano congelati, insensibili o in fiamme, e praticamente inutili per due settimane, temevo che non avrei mai più suonato».
Il virtuoso della chitarra in seguito ha detto che avrebbe annullato qualsiasi spettacolo se la sede avesse richiesto ai partecipanti di dimostrare di essersi sottoposti al siero genico sperimentale.
Il musicista ha lanciato due anni fa una canzone contro le restrizioni pandemiche intitolata «This Has Gotta Stop», «tutto questo deve finire».
«Basta, non lo posso più sopportare / Sono in giro da molto, molto tempo /Vedo tutto questo e sono abituato a essere libero» dice il testo della canzone.
In vari discorsi pubblici tenuti con Kennedy il Clapton ha parlato dei vaccinati come vittime di un incantesimo di «ipnosi da formazione di massa», scagliandosi con forza contro la propaganda vaccinale.
In Italia, invece, ci tocca anche in questi giorni la continua celebrazione di Vasco Rossi, la cui «vita spericolata» comprende anche accorati appello alla vaccinazione di massa.
E come il siero genico, anche la canzone andrebbe forse aggiornata:
«E poi ci troveremo come le star/ a fare il vaccino mRNA».
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Immagine di Andre Young via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic

