Alimentazione

Code per il pane in Libano. Gli egiziani potrebbero essere i prossimi

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I libanesi fanno la fila per il pane, poiché i sindacati hanno annunciato che i panifici hanno farina per un massimo di 10 giorni.

 

Nei giorni scorsi il governo ha emanato dei regolamenti, secondo cui la farina poteva essere utilizzata solo per il pane, nessun altro prodotto, ma le forniture stanno finendo, ha riferito il media digitale libanese Naharnet.

 

L’Egitto, il principale importatore di grano in Africa (oltre 12 milioni di tonnellate all’anno), non sembra essere in un’emergenza così immediata per il momento, poiché le scorte possono andare avanti per due mesi e mezzo e il grano invernale sarà raccolto a fine giugno/inizio luglio. Tuttavia, il governo è preoccupato di coprire le prossime forniture invernali.

 

Il Libano e l’Egitto sono due dei Paesi che più dipendono dalle importanzioni ceralicole ucraine, che coprono quasi la totalità del loro fabbisogno.

 

Dopo la misteriosa mega-esplosione del porto di due anni fa, Beirut sta sperimentando un anno fatto di scontri tra miliziani, blackout, crisi diplomatica con il vicino saudita, catastrofe bancaria ed economica generalizzata.

 

L’ONU ha lanciato tre settimane fa un ulteriore allarme per la crisi idrica in Medio Oriente. Secondo la FAO inoltre, un terzo degli abitanti del mondo arabo rischiano la fame.

 

 

 

Immagine di Julien Harneis via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

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