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Cina, il vaccino è già venduto al mercato nero

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A un numero crescente di persone in Cina viene iniettato uno dei numerosi vaccini COVID-19, riporta il New York Times, nonostante il fatto che nessuno di loro abbia ufficialmente dimostrato di essere sicuro.

 

Le persone sono in fila per diverse ore per ricevere il vaccino. Secondo il quotidiano, infatti, speculatori con accesso all’industria farmaceutica fanno pagare l’equivalente tra i 600 ei 1.500 dollari per una singola iniezione.

 

A un numero crescente di persone in Cina viene iniettato uno dei numerosi vaccini COVID-19 nonostante il fatto che nessuno di loro abbia ufficialmente dimostrato di essere sicuro.

«Alcune persone mi sono state particolarmente grate per averle aiutate» ha detto uno di questi bagarini vaccinali al quotidiano. «Mi sento più sollevato ora che ho protezione» ha detto al Times il traduttore di 26 anni Ethan Zhang, in un tripudio di felicità immunologica che sprizza dal mercato nero direttamente sulle pagine della Bibbia del progressismo mondiale.

 

Altri cittadini cinesi stanno ricevendo il vaccino attraverso canali legittimi, anche se di solito devono dire che devono viaggiare per lavoro per riceverlo.

 

Tre dei quattro candidati vaccini del paese hanno raggiunto la fase 3 della sperimentazione, con test  su decine di migliaia di dipendenti governativi. Questi esperimenti devono ancora essere conclusi, ma Pechino sta spingendo per un rapido lancio a prescindere.

Speculatori con accesso all’industria farmaceutica fanno pagare l’equivalente tra i 600 ei 1.500 dollari per una singola iniezione

 

Nel frattempo, negli Stati Uniti, il problema di lanciare un vaccino a livello nazionale sta affrontando un problema molto diverso: una coorte in crescita della popolazione non è disposta a ricevere l’iniezione, almeno non alcuni dei primi vaccini messi a disposizione.

 

Nel frattempo, la sfiducia sulle vaccinazioni è cresciuta, e la colpa non può che essere, scrive Futurism, della guida anti-scientifica dell’amministrazione Trump.

 

La distribuzione e la disponibilità – per non parlare della volontà del pubblico di essere iniettati – rimangono un enorme punto interrogativo anche in Cina

Due dei principali produttori  vaccini candidati hanno recentemente annunciato che i loro vaccini sono efficaci per oltre il 90%, secondo i risultati preliminari della fase 3 della sperimentazione, ma la distribuzione e la disponibilità – per non parlare della volontà del pubblico di essere iniettati – rimangono un enorme punto interrogativo anche in Cina.

 

 

 

 

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