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Cadaveri palestinesi gettati dal tetto: l’esercito israeliano indaga sui suoi soldati

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Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato di aver avviato un’indagine sui soldati per aver gettato i corpi di palestinesi morti da un tetto durante un raid nella città di Qabatiya, nella Cisgiordania occupata.

 

I video registrati da diverse angolazioni dai testimoni del raid di giovedì, tra cui giornalisti dell’Associated Press e di Al-Araby, mostrano tre soldati sul tetto di un edificio a più piani che spingono corpi apparentemente senza vita oltre il bordo dell’edificio.

 

«Si tratta di un incidente grave che non è in linea con i valori delle IDF e con quanto ci si aspetta dai soldati delle IDF», ha affermato venerdì l’esercito israeliano.

 

Il filmato sembra mostrare alcuni soldati che trascinano un corpo verso il bordo del tetto e poi lo gettano al suolo. Avvicinandosi a un secondo corpo, i soldati lo tengono per gli arti e lo fanno volteggiare oltre il bordo. In un terzo caso, un soldato calcia un corpo oltre il lato dell’edificio. I tre palestinesi sarebbero stati uccisi durante il raid israeliano.

 


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Immagini scattate sul posto mostrano un bulldozer dell’esercito israeliano che si muove vicino agli edifici dove sono stati scaricati i corpi.

 

«Un bulldozer ha cercato di demolire la casa per far cadere i corpi. Non ha funzionato», ha detto alla CNN il reporter di Al-Araby Ameed Shehadeh, che ha assistito all’incidente. «I soldati sono saliti e hanno preso a calci e spinto i corpi giù dal tetto, come abbiamo visto. Hanno preso a calci e spinto e lanciato tre corpi diversi da un tetto, e un quarto corpo è stato lanciato dal tetto adiacente qualche metro più in basso».

 

Secondo le IDF, le truppe israeliane hanno ucciso quattro uomini armati durante l’ultima operazione a Qabatiya, nella parte settentrionale della Cisgiordania.

 

Il diritto internazionale impone alle forze armate di trattare i cadaveri, compresi quelli dei combattenti nemici, con rispetto e di restituirli alle loro famiglie.

 

Soldati israeliani sono stati in questi mesi accusati pubblicamente di altri atti aberranti come la sodomizzazione con bastioni di prigionieri palestinesi, un’atto che alcuni politici israeliani si sono sentiti di difendere, con conseguente scandalo generale anche presso la stessa opinione pubblica dello Stato Ebraico.

 

Come riportato da Renovatio 21abusi da parte dei militari israeliani sono diffusi sui social, come ad esempio il canale Telegram «72 vergini – senza censura», dove vengono caricati dagli stessi militari video ed immagini di quella che si può definire «pornografia bellica». Vantando «contenuti esclusivi dalla Striscia di Gaza», il canale 72 Virgins – Uncensored ha più di 5.000 follower e pubblica video e foto che mostrano le uccisioni e le catture di militanti di Hamas, nonché immagini dei morti.

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Immagine screenshot da Twitter

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