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«Brokeback Mountain», il film con i cowboy gay vietato in Russia

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L’organismo di controllo dei media russo, Roskomnadzor, ha bloccato diversi siti web che ospitavano copie pirata del melodramma premio Oscar del 2005 I segreti di Brokeback Mountain, incentrato sulla storia d’amore tra due cowboy gay.

 

Il dramma è stato diretto dal grande cineasta americano-taiwanese Ang Lee, che vede come protagonisti il compianto attore australiano vincitore del premio Oscar Heath Ledger e il meno carismatico Jake Gyllenhaal, è ambientato nello Wyoming degli anni Sessanta e racconta la storia di due cowboy che si legano sentimentalmente e pure carnalmente – da notare che Brokeback si traduce impudicamente in «dietro rotto».

 

Il film è stato descritto come il «primo western gay» e ha vinto numerosi premi alla sua uscita nel 2005, tra cui gli Oscar per il miglior regista, la migliore sceneggiatura non originale e la migliore colonna sonora.

Brokeback Mountain (2005) Official HD Trailer [1080p]

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In seguito all’adozione di una nuova legge russa che vieta la propaganda LGBT, che ha introdotto pesanti multe per le violazioni, il Roskomnadzor ha pubblicato un elenco di film e serie TV che dovrebbero essere vietati nel Paese per ottemperare alla nuova legislazione.

 

Brokeback Mountain era tra i film sulla lista nera e successivamente è stato rimosso da tutti i servizi ufficiali di streaming video.

 

BROKEBACK MOUNTAIN (2005) - “Ennis and Jack Reunited” Official Clip

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso, la Corte Suprema della Russia ha anche messo fuori legge il «movimento pubblico internazionale LGBT» e lo ha definito un «gruppo estremista», accusandolo di seminare «discordia sociale e religiosa» nel Paese.

 

A marzo, il Servizio federale di monitoraggio finanziario della Russia ha ampliato la sua designazione di persone e organizzazioni ritenute coinvolte in attività estremiste o terroristiche, includendo il «movimento LGBT» e le sue «unità strutturali».

 

Nel frattempo, il presidente russo Vladimiro Putin ha chiarito che le autorità non hanno alcun problema con ciò che i membri della comunità gay fanno nella loro vita personale, purché «non lo ostentino» in pubblico e non coinvolgano bambini.

 

Il Putin è anche espresso contro la promozione di «relazioni sessuali non tradizionali» come parte di un’iniziativa per promuovere i «valori della famiglia» iniziata durante il suo terzo mandato presidenziale all’inizio del 2010.

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Come riportato da Renovatio 21, lo scorso novembre, interrogato sul tema dal regista serbo Emir Kusturica 9° Forum internazionale della cultura a San Pietroburgo, Putin aveva espresso parole di favore rispetto al diritto all’espressione artistica delle minoranze, inclusa quella omosessuale.

 

Kusturica chiesto a Putin se la sua opinione sui temi LGBTQ diventasse un requisito obbligatorio per vincere alcuni concorsi cinematografici in Occidente.

 

«Sì, in effetti, vediamo che in vari concorsi nei paesi occidentali, per vincere qualcosa, devi raccontare, scrivere o mostrare la vita delle minoranze sessuali, dei transgender e dei trasformatori [sic] – con molti nomi diversi per loro», ha affermato il presidente russo.

 

«Ma ti dirò una cosa inaspettata. Anche loro – questi argomenti e queste persone – hanno il diritto di vincere, mostrare e raccontare, perché anche questo fa parte della società. Questo è anche ciò con cui vivono le persone. È brutto se vincono semplicemente ogni tipo di competizione, non serve a niente».

 

Il presidente ha sottolineato che «l’uguaglianza» dovrebbe essere un principio universale, anche nei concorsi culturali.

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Immagine screenshot da YouTube

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