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Bergoglio conferma il divieto ufficiale vaticano sulla massoneria, ma la chiesa brulica di pulsioni massoniche

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Ai cattolici è vietata l’appartenenza alle logge massoniche «a causa dell’inconciliabilità tra la dottrina cattolica e la Massoneria», ha confermato il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF). Le vicende della chiesa moderna suggeriscono tuttavia che le commistioni tra Loggia e Sacro Palazzo siano molte, e pervasive.

 

In una dichiarazione pubblicata lunedì rispondendo a una domanda di mons. Julito Cortes, vescovo di Dumaguete (Filippine), il cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha ribadito che per i cattolici sussiste il divieto di diventare massoni.

 

Rilevando che l’appartenenza alla Massoneria è molto significativa nelle Filippine e coinvolge non solo coloro che sono formalmente iscritti alle logge massoniche, il vescovo filippino Cortes aveva sollevato preoccupazioni pastorali e dottrinali al DDF, chiedendo consigli su come affrontare la questione.

 

Molti cattolici massoni, nonché sostenitori del culto, sono personalmente convinti che non vi sia alcuna opposizione tra l’appartenenza alla Chiesa cattolica e le logge massoniche, aveva spiegato il vescovo.

 

Il cardinale Fernandez ha esortato la Conferenza Episcopale Filippina a mettere in atto una «strategia coordinata» ricordando ai cattolici il divieto della massoneria e offrendo catechesi sull’inconciliabilità tra cattolicesimo e massoneria.

 

La lettera del DDF, firmata da Papa Francesco e dal cardinale Fernandez, ha categoricamente affermato che «queste misure si applicano anche agli eventuali chierici iscritti alla Massoneria» e ha chiesto ai vescovi di «considerare se sia il caso di pronunciarsi pubblicamente in merito».

 

Come scrive Church Militant, nonostante il divieto ai chierici di aderire alle logge massoniche, il DDF non è riuscito a disciplinare sacerdoti, vescovi e cardinali che continuavano apertamente a sostenere cause massoniche.

 

La testata cattolica americana cita il caso Michael Heinrich Weninger, un sacerdote del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso che sarebbe stato dichiarato cappellano massone in tre logge, sostiene Church Militant.

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Il sacerdote austriaco ha pubblicato la sua tesi di dottorato di 500 pagine intitolata Loggia e altare: sulla riconciliazione della Chiesa cattolica e della Massoneria regolare a Vienna, presentata nella capitale austriaca nel febbraio 2020 con Georg Semler, Gran Maestro della Gran Loggia d’Austria. Padre Weninger afferma di aver fatto avere copie del suo libro a Papa Francesco e al cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn di Vienna e ad altri alti funzionari della Curia Romana.

 

Un libro del 2013 dei giornalisti investigativi italiani Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti ha descritto l’entità dell’infiltrazione massonica in Vaticano. In Vaticano massone. Logge, denaro e poteri occulti: il lato segreto della Chiesa di papa Francesco, gli autori scrivono che «anche il Gran maestro catanese Vincenzo Di Benedetto, capo della Gran Loggia serenissima di Piazza del Gesù, alla nostra precisa domanda: “Varie fonti indicano l’esistenza di Logge massoniche anche in Vaticano; lo ritiene possibile?” ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì, a prescindere dalla denominazione utilizzata”» (p. 83).

 

Nell’ottobre 2022, mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, si rifece riprendere in video mentre reggeva il nastro per l’inaugurazione di un tempio massonico, mentre le forbici erano nelle mani del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI) Stefano Bisi. Si trattava della loggia del GOI a Terni, una città che da roma dista 100 chilometri.

 

Un comunicato stampa diocesano afferma che la presenza del vescovo presso la loggia massonica era stata letta in un modo «travisa totalmente il senso della sua presenza», provocando «stupore, sconcerto e amarezza». Il comunicato della curia diocesana precisa che la presenza del prelato all’apertura della «Casa Massonica» ternana «non identificandosi con un pensiero differente dalla dottrina Cristiana, ha invece ha avuto l’unico scopo di testimoniare la fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, soprattutto in questo tempo del percorso Sinodale che la caratterizza».

 

Nell’ottobre 2020, il giornale italiano della loggia del Grande Oriente, Erasmus, ha acclamato l’enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco. «Nella sua ultima enciclica Frates Onmnes, Papa Bergoglio affronta il tema della Fratellanza e dell’amicizia sociale in una nuova ed inedita dimensione e non son poche le analogie con i principi e la visione massonica».

 

L’elogio ha fatto seguito all’approvazione della loggia principale spagnola, la Gran Logia de España, che aveva affermato che l’enciclica «dimostra quanto l’attuale Chiesa cattolica sia lontana dalle sue posizioni precedenti», dichiarando che «in Fratelli Tutti, il papa abbraccia la fraternità universale – il grande principio della Massoneria moderna».

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Sempre nel 2020, la rivista trimestrale del GOI, Nuovo Hiram, ha esaltava il patto di «Fratellanza umana» di Papa Francesco ad Abu Dhabi con il Grande Imam Ahmad al-Tayyeb sostenendo che il documento «Fratellanza umana per la pace nel mondo e per la convivenza comune» è «innovativo» e una «droga a lento rilascio» che potrebbe annunciare una «nuova era» e rappresentare un «punto di svolta per una nuova civiltà».

 

Come riportato da Renovatio 21, due anni fa sempre la Gran Loggia di Spagna, scriveva estasiata dell’incontro ecumenico di Abu Dhabi voluto da papa Francesco: «la Massoneria Universale trattiene il fiato davanti al passo da gigante compiuto dall’Umanità il 4 febbraio, quando, per la prima volta della sua Storia, il mondo ha celebrato la Giornata Internazionale della Fraternità Umana».

 

Va ricordato che il 13 marzo 2013, a conclave ancora caldo, il sito di informazione Impulso Baires trasmetteva un comunicato della Gran Logia de la Argentina de Libres y Aceptados Masones: il Gran Maestro in persona, Angel Jorge Clavero, salutava il nuovo Pontefice già cardinale arcivescovo di Buenos Aires. Appena eletto, Papa Francesco riceve anche l’accorato augurio complimentoso del B’nai B’rith, che è una specie di simil-massoneria ebraica per ebrei.

 

Poche settimane prima di morire, il decano del giornalismo d’inchiesta italiano Andrea Purgatori fece una trasmissione televisiva in cui disse che papa Luciani, salito al Soglio nel 1978 con il nome di Giovanni Paolo, sarebbe morto la sera stessa del giorno in cui il giornalista Mino Pecorelli gli avrebbe consegnato la lista dei cardinali appartenenti alla massoneria. La rivelazione veniva fatta dalla sorella di Pecorelli, Rosita, durante una lunga trasmissione sulla TV nazionale dedicata alla figura del controverso giornalista assassinato nel 1979.

 

Come ha scritto Monsignor Carlo Maria Viganò, abbiamo oggi «vescovi e preti che negano i Sacramenti ai fedeli, ma che non perdono occasione per propagandare la propria incondizionata adesione all’agenda globalista in nome della fratellanza massonica».

 

Ma quale Fratellanza massonica: «dinanzi a questa Rivoluzione totale, questo maledetto Nuovo Ordine Mondiale che dovrebbe preparare il regno dell’Anticristo, noi non possiamo ancora credere che sia possibile alcuna fratellanza se non sotto la Legge di Dio».

 

Otto papi negli ultimi 200 anni hanno emesso 20 documenti che condannano la massoneria.

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