Guerra cibernetica

Benvenuti alle elezioni USA 2022: giornale hackerato con incitazioni all’omicidio politico

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«Dobbiamo assassinare AOC per l’America» ​​è stato il titolo di una breve dell’edizione online del New York Post qualche giorno fa. AOC è Alexandra Ocasio-Cortez, deputata di New York giovane e sedicente progressista, nonché celeberrima. Il New York Post, giornale fondato da Alexandr Hamilton nel 1801, è la quarta testata per distribuzione nel Paese.

 

L’incredibile incitazione all’omicidio politico è rimasta in rete fino a quando il Post ha scoperto che erano stati hackerati per poi correggere la provocazione.

 

Va compreso che la motivazione dietro questo attacco è la prossimità della prossima tornata elettorale che il partito interamente sdraiato sull’establishment (cioè, sul Deep State) rischia di perdere sonoramente.

 

 

Nei 12 giorni che precedono le elezioni del 2022, una tale provocazione è progettata per generare una reazione e stimolare un contraccolpo del voto democratico.

 

Ulteriori provocazioni razziste descrivevano il candidato repubblicano alla carica di governatore di New York chiamare il sindaco di colore di New York City Eric Adams una «scimmia che mangia pollo fritto»; un editoriale hackerato era era rititolato con un’incitazione all’assassionio del presidente e di suo figlio; un altro titolo scriveva che il governatore del Texas Greg Abbott avrebbe «ordinato alla pattuglia di frontiera di iniziare a massacrare i clandestini».

 

Anche il candidato governatore repubblicano di New York Lee Zeldin e il governatore democratico in carica Kathy Hochul erano menzionati in titoli espliciti come parte dell’hacking.

 

I titoli apparivano con foto ma collegamenti che non portavano ad articoli

 

Poche ore fa il New York Post ha fatto sapere che si tratterebbe di un impiegato-canaglia, che sarebbe stato licenziato sul posto. Oltre al sito, era stato hackerato anche l’account Twitter, che ha 2,8 milioni di follower.

 

Non si tratta del primo episodio di questo tipo in questi giorni.

 

Il mese scorso, la rinomata testata giornalistica statunitense Fast Company ha chiuso il suo sito web per circa una settimana dopo che gli hacker hanno avuto accesso al suo sito e hanno inviato notifiche push «oscene e razziste» agli utenti di Apple News.

 

Di hackeraggi anche Renovatio 21 sa qualcosa.

 

 

 

 

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