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Assurdità e ridicolaggine dei voli aerei in mascherina: un vescovo parla

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Nella densa intervista che il vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan) Athanasius Schneider ha dato a Lifesitenews (e di cui Renovatio 21 ha scritto ieri) vi è un ulteriore passaggio interessante, che riguarda le norme anti-COVID, come le mascherine e il cosiddetto distanziamento sociale, in relazione ai voli aerei.

 

Sui social circolano varie foto che mostrano gli aerei carichi come prima della pandemia, con gente stipata ovunque senza nemmeno una poltrona libera. Un musicista famoso ha fatto una foto all’aereo in cui viaggiava per poi mostrare l’immagine di un teatro dove il distanziamento sociale impone più della metà, o finanche l’80%, di poltrone vuote.

«Queste misure, direi, ci stanno rendendo stupidi. I governi ci stanno facendo impazzire. Questo è un metodo dei dittatori: chiudere la nostra intelligenza, spegnere il nostro pensiero, anche contro l’evidenza»

 

Tuttavia, in pochi hanno avuto il coraggio di parlare del caso degli aerei di linea – tubi pressurizzati stracolmi di gente come prima – con la franchezza che pare qui avere Monsignor Schneider.

 

«Adesso siamo completamente controllati – dice il Monsignore – ma è perfino peggio di così perché queste misure, direi, ci stanno rendendo stupidi. I governi ci stanno facendo impazzire. Questo è un metodo dei dittatori: chiudere la nostra intelligenza, spegnere il nostro pensiero, anche contro l’evidenza».

 

«Ad esempio, è davvero incredibile fino a che punto siamo già abituati a questa situazione folle. La scorsa settimana stavo volando da Vienna a Zurigo. Era un piccolo aereo, quindi eravamo tutti seduti spalla a spalla; il volo era pieno».

 

«Questo mi colpisce molto: le persone iniziano ad accettare l’assurdità come normale. Questa è una specie di lavaggio del cervello: ti stai abituando a un’evidente assurdità. E questo ha per me tutti i segni di una dittatura»

«La hostess ha fatto un annuncio – è incredibile, riderete di questo: “Vorrei ricordarvi che dovete sempre indossare la maschera e mantenere una distanza di 1 metro e mezzo con gli altri ospiti, e anche con gli steward”».  Poi sono venuti a portarci da bere».

 

«Era completamente ridicolo e assurdo: un metro e mezzo di distanza mentre eravamo seduti spalla a spalla. E nessuno ha riso. Tutti lo hanno accettato come qualcosa di normale. Questo mi colpisce molto: le persone iniziano ad accettare l’assurdità come normale. Questa è una specie di lavaggio del cervello: ti stai abituando a un’evidente assurdità. E questo ha per me tutti i segni di una dittatura».

 

L’istupidimento del popolo come programma dittatoriale: è un pensiero lucido che ci pare doveroso meditare, nel momento in cui è imposta la mascherina all’aperto e si vagheggia di far spiare i vicini in modo da mandargli le forze dell’ordine in caso di cena domestica tra amici.

 

La dittatura produce stupidità, la stupidità alimenta la dittatura. È un circolo vizioso tremendo, che dobbiamo trovare il modo di spezzare.

La dittatura produce stupidità, la stupidità alimenta la dittatura. È un circolo vizioso tremendo, che dobbiamo trovare il modo di spezzare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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