Geopolitica

Accordo tra Zelens’kyj e la Polonia per la guerra: quotidiano turco

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Un articolo apparso sul quotidiano turco Cumhuriyet riporta che il presidente ucraino Volodymyr Zelenkyj avrebbe negoziato con le autorità polacche la partecipazione delle forze armate polacche al conflitto in Ucraina. Visto l’importanza della notizia, l’articolo è stato citato da varie altre testata internazionali.

 

Secondo il giornale turco, lo Zelens’kyj avrebbe incontrato i funzionari polacchi il 22 dicembre, incluso il presidente Andrzej Duda a Rzeszow, in Polonia, sulla via del ritorno a Kiev, dopo l’incontro del 21 dicembre con il presidente Joe Biden a Washington.

 

Parrebbe dunque che gli accordi in Polonia potrebbero essere stati raggiunti in seguito all’incontro di Zelens’kyj con Biden e figure chiave dell’élite americana, e ai relativi semafori verdi.

 

L’autore dell’articolo turco, Mehmet Ali Güller, ammette un’alta probabilità di coinvolgimento diretto della Polonia nel conflitto armato contro la Russia, citando il viceministro della Difesa di Varsavia Marcin Ociepa. Come riportato da Renovatio 21, l’Ociepa ha annunciato la scorsa estate che la Polonia sarà in guerra contro la Russia in un lasso di tempo che va dai 3 ai 10 anni.

 

La Polonia attualmente è il terzo fornitore di aiuti militari all’Ucraina, ma funge anche da principale punto di trasbordo di armi dagli Stati Uniti e dai suoi alleati in Ucraina.

 

Varsavia è altresì membro di due gruppi di alleanze contro la Russia: una formazione Gran Bretagna-Polonia-Ucraina e un secondo raggruppamento di Polonia, Lituania e Ucraina, noto come Triangolo di Lublino.

 

I Primi Ministri di quel secondo gruppo il 26 novembre, in cui hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, che all’inizio «ha sottolineato il ruolo significativo del Triangolo di Lublino nel consolidare il sostegno internazionale all’Ucraina nel contrastare l’aggressione armata della Russia».

 

Come noto, il confine ucraino-polacco è stato teatro di uno strano incidente, a quanto riportato con un certo costo di vite umane: un missile atterrato su territorio della Polonia è stato lanciato dall’Ucraina, che però ha subito accusato la Russia, chiedendo quindi l’automatica esecuzione dell’articolo 5 del Patto Atlantico, ossia l’immediata entrata in guerra della NATO contro Mosca. Ovviamente, l’operazione pare un false flag.

 

Dopo l’ultimo vertice di Madrid, il premier di Varsavia Mateusz Morawiecki ha proclamato solennemente che il Mar Baltico sarà un lago NATO. Di fatto, poco dopo vi fu il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2.

 

Nel Paese che da ancora prima dello scoppio del conflitto aveva cominciato ad ospitare truppe americane (alle quali Biden, in una clamorosa quanto abituale gaffe senile, aveva detto che sarebbero andati in Ucraina), vi erano state voci dai militari polacchi per l’occupazione dell’énclave russo di Kaliningrad, considerata città «irredenta», anche quando mai fu polacca, al massimo tedesca.

 

Più preoccupante, tuttavia l’idea dell’eurodeputato ed ex ministro degli Esteri Radoslaww Sirkorski, neocon sposato con la neocon americana Ann Applebaum, che in un’intervista al settimanale italiano L’Espresso aveva ventilato la proposta di fornire a Kiev armi nucleari.

 

 

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