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Abusi nella chiesa, polemica tra Italia e Francia

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L’episcopato italiano ha appena lanciato un’accusa senza precedenti contro il metodo della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (CIASE) nominata dai presuli francesi per fare luce sulla dolorosa questione. Un intervento che indebolisce ulteriormente il rapporto pubblicato più di un anno fa, messo in discussione a più riprese in Francia.

 

 

I vescovi francesi avrebbero fatto a meno di questa nuova grana, tanto più dolorosa in quanto inviata dai loro colleghi d’oltralpe.

 

Il 19 novembre 2022, approfittando di un simposio dal titolo «Dalla parte delle vittime», organizzato dalla Pontificia Università Lateranense di Roma (Italia), il Presidente della Commissione nazionale dell’Episcopato italiano preposta alla tutela dei minori, è stato molto critico nei confronti del metodo scelto dai presuli francesi per fare il punto sulla delicata questione degli abusi commessi dai chierici nel loro Paese.

 

«Non creeremo un’unica commissione nazionale composta da membri che nulla sanno della vita della Chiesa, la cui presunta obiettività risiederebbe nel solo fatto che non sono né vescovi, né sacerdoti, né fedeli», ha detto, un po’ infastidito, mons. Lorenzo Ghizzoni, riferendosi alla Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (CIAE) il cui rapporto è tutt’altro che unanime all’interno della Chiesa di Francia.

 

Per mons. Ghizzoni – che occupa la sede arcivescovile di Ravenna – il metodo CIASE «ha fatto danni» e «non va imitato» in Italia.

 

E il presule ha chiarito che sulla questione dei possibili abusi dei chierici d’Oltralpe, «esamineremo i dati reali e cercheremo di trovare mezzi di prevenzione, perché quello che ci interessa non è mettere alla gogna i preti, ma è prevenire gli abusi».

 

E se fosse necessario essere più chiari, mons. Ghizzoni avverte prendendo di mira esplicitamente la Commissione Sauvé: «non faremo proiezioni o campionature di dati, come hanno fatto altre realtà ecclesiali, con cifre che attirano solo chi vuole seminare zizzania».

 

È la prima volta che un’accusa così severa viene mossa contro il «Rapporto Sauvé» da un episcopato straniero.

 

In Francia, già un anno fa, nel novembre 2021, otto membri dell’Accademia Cattolica di Francia avevano intrapreso una critica ragionata contro alcuni aspetti del lavoro svolto dalla CIASE, negando ogni valore «sistemico» ai presunti abusi, e creando disagio negli organi direttivi della Conferenza episcopale di Francia (CEF).

 

 

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

 

 

Immagine di Mark Fischer via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

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