Geopolitica

Zelens’kyj non sarà invitato al G20 in India

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Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar ha detto ai media l’8 giugno che l’India, in quanto ospite del prossimo vertice del G20 del 9-10 settembre, non estenderà l’invito al presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.

 

La ragione addotta è molto semplice: l’Ucraina non è membro del G20, e i vertici del G20 sono per i membri.

 

«A nostro avviso, la partecipazione al G20 è per i membri del G20 e per i paesi e le organizzazioni che abbiamo invitato al G20, e quell’elenco che avevamo dichiarato non appena abbiamo assunto la presidenza del G20 [nel dicembre 2022]. Non è qualcosa… di cui abbiamo discusso con nessuno».

 

Alla domanda sulla probabilità di ottenere un comunicato finale dal vertice, Jaishankar ha dichiarato: «I diplomatici ci stanno ancora lavorando. Quindi, non voglio fare previsioni… ma la diplomazia è un affare per persone ottimiste».

 

La posizione realistica del ministero indiano ci spinge a riconsiderare l’allucinante presenza di Zelens’kyj al G7 di Hiroshima.

 

Per prima cosa, il G7 non è la NATO – e di fatto la nazione ospitante, il Giappone, dell’Alleanza Atlantica non è parte (anche perché lì c’è un altro oceano, il Pacifico) – almeno, non ancora.

 

In secundis, la logica dei G7, che riunisce in teoria sette tra le maggiori economie mondiali, fa a pugni con la presenza dell’Ucraina, il Paese più povero, e corrotto (secondo quanto scrivevano i giornali internazionali fino a poco più di un anno fa), di tutta l’Europa.

 

In tertiis, è semplicemente allucinante che l’uomo che secondo molti osservatori sta trascinando il mondo verso il disastro atomico – una nuova Guerra Mondiale è l’unico modo di salvare il regime di Kiev – con dichiarazioni precise di riarmo atomico dell’Ucraina, di «controllo delle scorte russe», «bombe sporche» e di attacchi preventivi  alle basi russe nonché vere incursioni contro le centrali faccia una passerella nel luogo del primo martirio nucleare, dove furono spazzate vie più di centomila persone, con altre migliaia a vivere con i danni delle radiazioni.

 

L’Occidente, nel suo nichilismo diplomatico sempre più rivoltante, ha perso ogni pudore, che invece l’India sembra aver conservato.

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr.

 

 

 

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