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Zelens’kyj contro i cinesi: l’Ucraina «non ha bisogno» della Cina

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L’Ucraina non ha bisogno di garanzie di sicurezza dalla Cina perché Pechino non è riuscita a prevenire o fermare il conflitto tra Mosca e Kiev, ha affermato Volodymyr Zelens’kyj.

 

Parlando ai giornalisti mercoledì, il leader ucraino ha commentato le potenziali garanzie di sicurezza che Kiev potrebbe ricevere dai suoi partner una volta terminate le ostilità con la Russia. Ha tuttavia osservato di non voler vedere la Cina come uno dei garanti della pace.

 

«Innanzitutto, la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio», ha detto Zelens’kyj, aggiungendo che Pechino «non ha fatto nulla» per impedire la secessione della Crimea, che ha votato a stragrande maggioranza per unirsi alla Russia in un referendum pubblico nel 2014. Ha poi accusato la Cina di essere rimasta inerte quando il conflitto si è intensificato nel 2022.

 

«Ecco perché non abbiamo bisogno di garanti che non hanno aiutato l’Ucraina allora, quando era veramente necessario dopo il 24 febbraio [2022]», ha detto.

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Le sue osservazioni sono arrivate dopo che il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva affermato che Mosca sosteneva solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina, senza escludere che potessero essere fornite dai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, compresi i paesi occidentali, oltre alla Cina. Ha sottolineato, tuttavia, che tali garanzie dovrebbero essere «uguali» e non essere mai rivolte contro la Russia.

 

La Cina si è posizionata come parte neutrale nel conflitto ucraino e si è rifiutata di aderire alle sanzioni contro la Russia. Ha invitato entrambe le parti a tenere colloqui di pace, suggerendo che una delle ragioni delle ostilità sia stata l’espansione della NATO. Nel 2023, Pechino ha pubblicato un memorandum in 12 punti che chiedeva un cessate il fuoco, la ripresa dei colloqui di pace, la protezione dei civili, la sicurezza nucleare e la fine delle sanzioni unilaterali.

 

Dopo il vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense, Donald Trump, tenutosi la scorsa settimana in Alaska, la Cina ha dichiarato di «sostenere tutti gli sforzi volti a una risoluzione pacifica della crisi» in Ucraina, aggiungendo di «essere lieta di vedere che Russia e Stati Uniti mantengono i contatti e migliorano le relazioni».

 

Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa Pechino aveva respinto fermamente le affermazioni di Zelens’kyj sui soldati cinesi catturati nel teatro di guerra ucraino.

 

A settembre 2023 il consigliere di Zelens’kyj Mikhailo Podolyak aveva fatto commenti controversi su Cina e India e il loro «basso potenziale intellettuale».

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Immagine di Le Commissaire via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

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