Economia

Zakharova: i leader dell’UE hanno spinto l’Europa «verso un collasso energetico globale»

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato il 26 novembre al Centro televisivo di Mosca che gli stessi leader dell’UE hanno creato la crisi energetica che ora sta distruggendo la regione, con la loro politica di sanzioni anti-russe.

 

Secondo Zakharova, costoro hanno «spinto l’Europa, in particolare l’Unione Europea, verso un collasso energetico globale». Stanno ancora cercando di convincere i propri cittadini che la crisi «è nel loro interesse», e non è chiaro se ci riusciranno. «È un test per la democrazia», ​​ha osservato.

 

Allo stesso modo, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha affermato che le politiche anti-russe, comprese le sanzioni, porteranno a «conseguenze molto deplorevoli» per l’UE, con almeno 20 anni di deindustrializzazione davanti alla popolazione europea.

 

Della deindustrializzazione del continente parlano apertis verbis un po’ tutti, oramai, dal premier belga ai giornali europei e internazionali.

 

La Zakharova due giorni fa aveva dichiarato che è in corso «la guerra della NATO contro la Russia in Ucraina». Sembra tuttavia essersi accorta anche lei che in corso c’è la guerra dei vertici dei Paesi NATO contro le loro stesse popolazioni.

 

Il mondo sarà deindustrializzato perché, secondo l’imperativo dell’élite, esso va spopolato e reso barbarico, di modo da procedere con ulteriore sottomissione.

 

In breve: deindustrializzare per deumanizzare.

 

 

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