Sanità

Wokespeak: il politicamente corretto colpisce le riviste mediche

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

L’American Medical Association ha appena pubblicato «Advancing Health Equity: A Guide to Language, Narrative and Concepts» («Avanzare nell’uguglianza sanitaria; Advancing Health Equity: una guida al linguaggio, alla narrativa e ai concetti»).

 

Questo documento di 54 pagine invita i medici a integrare la prosa medica con le spiegazioni delle disfunzioni sociali che sono alla base di «emarginazione e iniquità dovute al sessismo, all’oppressione di classe, all’omofobia, alla xenofobia e all’abilismo».

 

The Grumpy Economist (un membro senior dell’Hoover Institution di Stanford) si è lamentato delle nuove regole.

 

«Ho trovato questo documento interessante, tra le altre ragioni, perché pensavo di aver già parlato in modo woke. Pensavo che la colonna di sinistra fosse già la terminologia corretta. Dopotutto, sono già nella voce passiva obbligatoria. Quanto mi sbagliavo! Quanti altri bocconi di insalata di parole ci vorranno per completare una frase. Oppure… ultimo punto, per far accettare un articolo in una rivista medica».

 

Nella sua spiegazione delle ragioni per la revisione del discorso medico, l’AMA [l’associazione dei medici americani, ndr] spiega che «in tutti i casi, perseguire l’equità richiede di sconfessare parole che sono radicate in sistemi di potere che rafforzano la discriminazione e l’esclusione».

 

Quindi … per favore usa Nero invece di nero; storicamente e intenzionalmente esclusi anziché svantaggiati; equità invece di uguaglianza; persone con una storia di detenzione invece che criminale; storicamente emarginato invece di minoranza, ingiustizia sociale invece di problema sociale; e così via.

 

Ciò tende ad aumentare il conteggio delle parole, come dimostra la tabella seguente:

 

Convenzionale Riveduto
I nativi americani hanno la più alta percentuale di morte negli Stati Uniti Privati dal governo della loro terra e cultura, i Nativi Americani hanno la più alta percentuale di morte negli Stati Uniti
Le persone a basso reddito hanno il più alto livello di malattie coronariche negli Stati Uniti Le persone sottopagate e forzate nella povertà come risultato di politiche bancarie, degli sviluppi immobiliari che gentrificano i quartieri, e delle multinazionali che indeboliscono il potere dei movimenti dei lavoratori, tra le altre cose, hanno il più alto livello di malattie coronariche negli Stati Uniti
Fattori come la nostra razza, etnicità o status socioeconomico non dovrebbero avere un ruolo nella nostra salute Le ingiustizie sociali che includono il razzismo o lo sfruttamento di classe, per esempio l’esclusione sociale e l’emarginazione, devono essere affrontate direttamente, in modo da non influenzare gli esiti sanitari
Per troppi, la prospettiva di una buona saluto è limitata a dove le persone vivono, quanti soldi fanno, o la discriminazione che affrontano Le decisioni dei proprietari di immobili e delle grandi multinazionali, che centralizzano in modo crescente il potere politico e finanziario nelle mani di pochi, limitano le prospettive per una buona salute e il benessere di molti gruppi

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

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