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Vino illecito usato per le Sante Messe

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Una scoperta preoccupante è stata fatta nella diocesi di Kansas City, Kansas, negli Stati Uniti: l’arcivescovo Joseph Naumann ha scoperto che diverse parrocchie della sua diocesi usavano, alcune da diversi anni, vino improprio per la celebrazione della messa, invalidando la consacrazione del Preziosissimo Sangue, e impedendo il compimento del Santo Sacrificio.

 

L’arcivescovo ha scritto ai sacerdoti il ​​31 maggio 2023 affinché assicurassero che il loro vino d’altare fosse privo di additivi e vinificato appositamente per l’uso sacramentale, riferisce il sito cattolico The Pillar, dopo la scoperta da parte dei sacerdoti dell’uso del vino che non era materiale valido per la celebrazione della Messa, e questo in diverse parrocchie.

 

Così, in queste parrocchie, «per un certo numero di anni, tutte le messe erano invalide e, di conseguenza, le intenzioni per le quali queste messe venivano offerte non si realizzavano». L’arcivescovo ritiene giustamente che «questa è una situazione molto grave per la quale dobbiamo chiedere il parere della Santa Sede».

 

Va notato che i fedeli ricevevano ancora la Comunione, poiché la consacrazione dell’Ostia Santa avveniva normalmente. La Messa, invece, non ha avuto luogo nel caso considerato, perché, per compierla, occorre la consacrazione delle due specie.

 

È necessario consultare la Santa Sede, che deciderà se tutte le Messe invalide debbano essere ripetute integralmente, oppure, con speciale autorizzazione, se le intenzioni non realizzate possano essere raggruppate in un numero più limitato di Messe da ripetere.

 

Il diritto canonico specifica che la materia valida della Santa Eucaristia è il vino dell’uva. L’istruzione vaticana Redemptionis sacramentum del 2004 sancisce la tradizione liturgica precisando che questo vino deve essere naturale – senza zuccheri aggiunti – e puro, cioè non tagliato o mescolato con altre sostanze.

 

È possibile tollerare piccolissime quantità di solfiti, come conservante, ma nessun altro additivo. A Kansas City, l’arcidiocesi ha scoperto che molti vini disponibili in commercio contengono additivi come l’estratto di sambuco, zuccheri, alcol, etc.

 

L’Arcivescovo ha quindi emesso un ordine esecutivo affermando che «d’ora in poi, nella celebrazione dell’Eucaristia in tutte le chiese, cappelle e oratori parrocchiali e non parrocchiali dell’Arcidiocesi di Kansas City potranno essere utilizzati solo vini prodotti commercialmente e destinati specificamente alla Messa».

 

 

 

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

 

 

 

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