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Victoria Nuland a Kiev

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Il sottosegretario di Stato per gli affari politici eurasiatici Victoria Nuland, cioè colei che ha gestito il violento colpo di stato del febbraio 2014, si è recata a Kiev il 2 dicembre dopo aver partecipato alla riunione dell’OSCE a Lodz, in Polonia.

 

«Siamo venuti insieme al ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba dalla riunione ministeriale dell’OSCE, quindi ho avuto il tempo di parlare con lui sul treno», ha detto in una conferenza stampa il 3 dicembre, ha riferito Ukrainska Pravda.

 

Secondo quanto riferito dalla stampa, ha tenuto un numero significativo di incontri con rappresentanti del governo, parlamentari, attivisti pubblici e ha persino ricevuto un ricevimento presso l’ambasciata, che si è svolto con riserva di non divulgazione fino alla fine della visita.

 

«La diplomazia è ovviamente l’obiettivo di tutti, ma devi avere un partner disponibile», ha detto, ha riferito Reuters. «Ed è molto chiaro, sia che si tratti degli attacchi energetici, sia che si tratti della retorica del Cremlino e dell’atteggiamento generale, che Putin non è sincero o pronto in questo», ha proclamato la Nulanda.

 

«Il mio segnale principale è un segnale di solidarietà in questi giorni in cui Putin è passato a un nuovo livello di barbarie. Tuttavia, l’Ucraina sta vincendo questa guerra, Putin la sta perdendo e noi vi sosteniamo». La Nuland ha anche incontrato Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.

 

«Sebbene Kiev sia ora quasi senza illuminazione, potrà vedere personalmente la situazione reale e assicurarsi che gli ucraini rimangano coraggiosi, non lascino le loro città e continuino a combattere. Lei è ben informata sulla situazione in Ucraina. Tutti sanno quanto Lei sostenga il nostro Paese» le ha detto Yermak, secondo un comunicato stampa rilasciato dall’ufficio del presidente ucraino. Lo Yermak ha ringraziato gli Stati Uniti d’America, il presidente Joseph Biden e la sua amministrazione, compreso il Dipartimento di Stato, entrambe le Camere del Congresso ed entrambi i partiti per il loro sostegno.

 

«La vittoria dell’Ucraina, di cui siamo sicuri, sarà la nostra vittoria congiunta», ha concluso lo Yermakko. Anche lo stesso Zelens’kyj è passato per dare il benvenuto alla Nuland. «Durante la conversazione, il capo dello Stato ha preso atto del ruolo strategico e della natura alleata del partenariato ucraino-americano e ha toccato questioni importanti nell’agenda bilaterale», si legge nel comunicato ucraino.

 

Da rilevare come durante la sua visita a Kiev la Nuland ha che il motivo per cui il presidente russo Vladimir Putin non ha usato armi nucleari in Ucraina era a causa dei «duri avvertimenti» emessi da Washington.

 

«La Russia si è già trasformata in un paria a livello internazionale, ma abbiamo messo in chiaro che l’uso di armi nucleari avrebbe conseguenze disastrose e dobbiamo affrontare la nostra ferma risposta. Successivamente, la Russia è passata a tattiche diverse, lanciando attacchi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina», ha detto 3 dicembre.

 

«L’Ucraina sta vincendo questa guerra, Putin la sta perdendo e noi continuiamo a sostenervi» ha proclamato il sottosegretario di Stato USA.

 

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha respinto l’affermazione di Nuland in una dichiarazione tagliente.

 

«Victoria Nuland è riuscita a superare se stessa ancora una volta: prima, i media controllati e i think tank hanno esaltato la minaccia di una guerra nucleare proveniente dalla Russia, e ora stanno tentando di scaricare la colpa su qualcun altro affermando che presumibilmente un Armageddon nucleare ha fatto non si verificano a causa di “severi avvertimenti” ignorando il fatto che nessuno da questa parte del confine ha effettivamente pianificato di scatenarne uno», ha scritto in un’opinione pubblicata dal suo account Telegram e sul canale Telegram del ministero degli Esteri russo.

 

«Abbiamo ripetutamente confermato la posizione della Russia sulla prevenzione di una guerra nucleare, in particolare, in una recente dichiarazione che è stata specificamente tradotta in inglese per coloro che lavorano nel Dipartimento di Stato degli Stati Uniti», riferendosi alla dichiarazione del Ministero sulla prevenzione della guerra nucleare.

 

«Per quanto riguarda “l’inaccettabilità degli attacchi alle infrastrutture energetiche”, Nuland non è nella posizione di fare la predica al mondo: solo gli Stati Uniti e la NATO congiuntamente hanno distrutto più reti energetiche dei soli Stati Uniti. L’allora portavoce della NATO Jamie Shea lo ha ammesso durante il bombardamento della Jugoslavia, di cui ho scritto di recente».

 

Zakharova conclude citando una tesi accademica del 1994, intitolata «Attacco strategico ai sistemi elettrici nazionali», di un certo maggiore Thomas Griffith, dell’aeronautica americana, che scrive: «A proposito, nel 1994, il maggiore dell’aeronautica americana Thomas Griffith ha difeso la sua tesi intitolata “Attacco strategico dei sistemi elettrici nazionali”, apparentemente già allora preparandosi per gli eventi jugoslavi».

 

Griffith aveva scritto: «l’aeronautica degli Stati Uniti ha a lungo favorito l’attacco ai sistemi di alimentazione elettrica. L’energia elettrica è stata considerata un obiettivo critico in ogni guerra dalla Seconda Guerra Mondiale e sarà probabilmente nominata in futuro». L’articolo di Griffith si chiede se il targeting dei sistemi di generazione e distribuzione di energia elettrica possa realizzare ciò che la dottrina del bombardamento strategico statunitense dell’epoca sosteneva che avrebbe fatto.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Nuland, vero nome di famiglia Nudelman, viene da una famiglia di ebrei ucraini che sarebbero fuggiti dai pogrom della Russia zarista. Il nonno Meyer Nudelman scappò dalla Bessarabia nel 1907.

 

La Nuland è uno dei vertici visibili della congerie neocon, che qualcuno chiama «straussiani», in quanto allievi del controverso filosofo Leo Strauss.

 

Figlia di un dottore con tremende turbe mentali – Sherwin B. Nuland chirurgo e bioetico che si fece trattare la grave depressione con l’elettroshock dopo aver provato i farmaci e aver valutato la lobotomia , la Nuland ha sposato Robert Kagan, attivissimo fulcro, con il fratello e il padre, dei think tank neocon che hanno stabilito la politica estera americana degli anni 2000, per esempio la guerra in Iraq. Anche il marito Kagan, che ha scritto articoli allarmanti contro Donald Trump, viene da una famiglia di ebrei fuggiti dalla Russia. Non hanno figli.

 

La Nudelmana è considerata l’architetto di ogni caos in Ucraina sin da prima di Maidan. Nelle proteste del 2014, tuttavia, si fece filmare grottescamente mentre distribuiva viveri in sacchetti di plastica alla popolazione in rivolta. Bizzarramente parlava agli ucraini in inglese: di origine ucraina, e con la Russia come studio universitario, forse ci si sarebbe immaginato di meglio, ma forse il filmato, come il golpe di 8 anni fa e la guerra in corso, mai è stato pensato per favorire la popolazione ucraina.

 

La Nuland raggiunge una certa celebrità quando, nel mezzo della rivolta di Maidan, uscì un’intercettazione di una sua telefonata con l’allora ambasciatore americano a Kiev George Pyatt, dove sceglieva i nomi del governo e si lasciava andare nella storica frase «Fuck the EU!», «si fotta l’Unione Europea!».

 

 

 

Dopo la sua ammissione in udienza al Senato riguardo ai biolaboratori USA in Ucraina, la Duma – il Parlamento russo – l’ha invitata a Mosca a spiegarsi, tuttavia la Nuland-Kagan non pare aver accettato l’invito.

 

Come riportato da Renovatio 21, è significativo anche il video in cui, mesi fa, annunziava in conferenza stampa che il Nord Stream 2 sarebbe stato terminato nel caso la Russia avrebbe invaso l’Ucraina.

 

 

Detto, fatto.

 

 

 

 

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