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Verso l’immortalità: scienziati trovano i geni nelle meduse. Che dicono i transumanisti?

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Il segreto dell’immortalità potrebbe essere contenuto in una medusa più piccola di un’unghia umana; gli scienziati hanno trascorso gli ultimi decenni cercando di svelare i segreti della Turritopsis dohrnii, più comunemente chiamata la medusa immortale.

 

Recentemente i ricercatori dell’Universidad de Oviedo in Spagna hanno pubblicato una nuova ricerca sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) che potrebbe aiutare a risolvere questo mistero. In buona sostanza la medusa immortale sembra avere il doppio delle copie dei geni associati alla riparazione e alla protezione rispetto alla sua parente, ma mortale cugina, la medusa cremisi nota come Turritopsis rubra.

 

«Mentre l’invecchiamento colpisce la maggior parte degli organismi viventi, l’idrozoo Turritopsis dohrnii è l’unica specie in grado di ringiovanire ripetutamente dopo la riproduzione sessuale, diventando biologicamente immortale», hanno scritto gli autori nel documento. «Abbiamo identificato varianti ed espansioni di geni associati alla replicazione, alla riparazione del DNA, al mantenimento dei telomeri, all’ambiente redox, alla popolazione di cellule staminali e alla comunicazione intercellulare».

 

La riparazione del DNA e i telomeri sono particolarmente importanti per la creatura. Quando i tempi sono difficili o la gelatina sta morendo di fame, riassorbe i propri tentacoli e affonda sul fondo del mare, dove diventa ancora una volta un polipo bambino e sputa fuori altre gelatine che alla fine matureranno in meduse.

 

I telomeri della gelatina agiscono come piccoli elmetti di DNA, proteggendo le estremità dei filamenti cromosomici mentre si riproducono. Normalmente i telomeri si accorciano e vengono «esauriti» durante questo processo, ma questo non è il caso di Turritopsis dohrnii.

 

Non è dato sapere ancora come Turritopsis dohrnii modifichi le sue cellule così facilmente e, a livello filosofico, non è chiaro se le meduse risultanti siano o meno lo stesso individuo.

 

Tuttavia i ricercatori hanno motivo di essere entusiasti: uno dei migliori video esplicativi del web su questa speciale gelatina descrive come imparare a sostituire le cellule cerebrali e potrebbe in un futuro far scoprire nuovi trattamenti per malattie che gli esseri umani non sono ancora stati in grado di curare, come il Parkinson o l’Alzheimer.

 

In una dichiarazione l’autore dello studio e professore dell’Universidad de Oviedo ha confermato che il team spera di scoprire come aiutare gli esseri umani a vivere più a lungo.

 

«Da questa conoscenza speriamo di trovare risposte migliori alle molte malattie associate all’invecchiamento che ci sopraffanno oggi», ha detto Carlos López-Otín.

 

La questione che si pone Renovatio 21 è invece quanto tempo ci impiegheranno i transumanisti – sia quelli aperti rispetto alla propria intenzione di vivere per sempre che quelli che più o meno segretamente invece ci investono milioni – a cominciare a parlare di ibridazione genetica uomo-medusa immortale.

 

Considerando poi che questa si rigenera dopo l’accoppiamento, immaginate quanti magnati corrotti e senza Dio potrebbero prendere due piccioni con una fava – anzi scusate cambiamo espressione: quanti gioirebbero per questa unione di utile e dilettevole.

 

La verità è che, meduse immortali o meno, il progetto, che ha profonde radici storiche, è già molto avanti. E ci tocca tutti. Anzi, come ha scritto Renovatio 21: la guerra transumanista è già iniziata.

 

 

 

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