Sanità

Ventinovenne vaccinata muore di COVID

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I notiziari locali nella giornata del 23 maggio hanno tuonato riguardo alla « più giovane vittima dell’Emilia Romagna».

 

Sarebbe morta stroncata dal COVID G.M.,  una ragazza calabrese di 29 anni  trapiantata a Cadelbosco Sopra (Reggio Emilia). Secondo la stampa, la giovane dopo un calvario durato 20 giorni sarebbe spirata al Santa Maria Nuova di Reggio dove si era reso necessario il ricovero per gravi difficoltà respiratorie.

La ragazza era già stata vaccinata contro il COVID con entrambe le dosi.

 

Emerge però anche che la ragazza combatteva da tre anni contro una grave malattia neurologica, la vasculite, che la costringeva spesso a degenze in ospedale.

 

La ragazza, riporta il sito Fanpage, era già stata vaccinata contro il COVID con entrambe le dosi.

 

Questa paziente «fragile» rientrerebbe dunque nella cerchia di persone in cui il vaccino non ha sortito alcuna protezione dal virus. Il padre della ragazza ha raccontato al Resto del Carlino:

 

«Mia figlia era una ragazza con tanta voglia di vivere, amante del ballo. Le piaceva tanto andare in discoteca per stare in compagnia con le amiche e gli amici. Da tre anni era in cura per una patologia neurologica, ma grazie alle cure mediche, alla vicinanza e all’affetto della sua famiglia stava facendo evidenti progressi nelle condizioni generali di salute. Si stava lentamente riprendendo».

 

 

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