Vaccini

Vaccino mRNA COVID, nuovi studi forniscono basi «inconfutabili» per il ritiro immediato

Pubblicato

il

Tre recenti studi sottoposti a revisione paritaria, di cui due pubblicati questa settimana, forniscono «Motivi inconfutabili per il ritiro immediato dal mercato delle iniezioni di mRNA per il COVID-19», secondo un importante esperto sui pericoli dei vaccini a mRNA.

 

«Nelle ultime 48 ore sono stati pubblicati due IMPORTANTI articoli, che si basano direttamente sul nostro recente studio fondamentale», ha scritto Nicolas Hulscher, epidemiologo e amministratore della McCullough Foundation.

 

«Tutte le prove internazionali sono concordi: le iniezioni di mRNA sono pericolose, inefficaci, contaminate e violano il diritto internazionale».

 

Sostieni Renovatio 21

Uno studio pubblicato questa settimana, «COVID-19 Injections: Harms and Damages, a Non-Exhaustive Conclusion» (Zywiec, Mavrakakis, McCullough, Hulscher, et al., agosto 2025, tradotto: «Iniezioni COVID-19: danni e conseguenze, una conclusione non esaustiva»), ha rilevato che le iniezioni contengono elementi ingegnerizzati in violazione della Convenzione sulle armi biologiche. Lo studio ha rilevato che le iniezioni contro il COVID-19 hanno avuto effetti dannosi sui sistemi cardiovascolare, riproduttivo e immunitario dei riceventi:

 

  • Sistema cardiovascolare: forti legami con miocardite, infarti, ictus e aritmie
  • Sistema riproduttivo: alti tassi di aborti, nati morti e morti neonatali
  • Sistema immunitario: collasso caratterizzato da riattivazione virale, malattie autoimmuni e accelerazione del cancro

 

Il secondo studio pubblicato questa settimana, «Regulatory and Safety Assessment of COVID-19 mRNA-LNP Genetic Vaccines in Japan: Evidence for Revocation of Approval and Market Withdrawal» (Ueda, Fukushima, et al., agosto 2025, tradotto: «Valutazione normativa e di sicurezza dei vaccini genetici mRNA-LNP COVID-19 in Giappone: prove per la revoca dell’approvazione e il ritiro dal mercato»), ha rilevato che 103 milioni di persone in quel Paese sono state iniettate senza alcuna indagine sulla sicurezza a livello nazionale o monitoraggio a lungo termine.

 

I ricercatori hanno concluso che i vaccini contro il COVID-19 sono stati «classificati erroneamente come “vaccini” anziché come prodotti di terapia genica, consentendo al prodotto di aggirare standard normativi più rigorosi».

 

«Non sono mai stati condotti studi critici», secondo gli autori dello studio, che hanno documentato «violazioni legali ed etiche, tra cui l’occultamento dei danni, la soppressione dei dati sulla mortalità e approvazioni concesse senza sperimentazioni cliniche».

 

I due nuovi studi confermano un rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno da Hulscher, dalla dottoressa Mary Talley Bowden e dal dottor Peter McCullough sulla rivista Science, Public Health Policy and the Law, secondo il quale i rischi dei vaccini contro il COVID-19 «superano di gran lunga i benefici teorici».

 

«Le campagne di vaccinazione contro il COVID-19 in tutto il mondo non sono riuscite a soddisfare gli standard fondamentali di sicurezza ed efficacia, il che porta a crescenti prove di danni significativi», hanno spiegato i ricercatori.

 

Oltre 81.000 medici, scienziati, ricercatori e cittadini preoccupati, 240 funzionari governativi eletti, 17 organizzazioni professionali di sanità pubblica e di medici hanno chiesto il ritiro dal mercato dei vaccini contro il COVID-19, scrive LifeSite.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Più popolari

Exit mobile version