Autismo
Vaccini, la rivelazione della modella con figlio autistico: il governo USA da una grande società di PR per distruggermi
La modella e attrice Jenny McCarthy ha rivelato mentre era ospite di un podcast un’incredibile storia che getta ombre sulla spirale del silenzio attorno ai vaccini.
La McCarthy, bionda e procace ex coniglietta di Playboy poi passata a ruoli comici in TV e al cinema, era divenuta nei primi anni Duemila, dopo la diagnosi di autismo di suo figlio, una feroce critica riguardo la sicurezza dei vaccini.
Aveva fatto scalpore, all’epoca, come fosse riuscita a portare nell’agone anche il fidanzato dell’epoca, l’attore A-list (cioè, in vetta per fama e compensi) Jim Carrey, che era arrivato a partecipare ad alcuni raduni sui vaccini e a parlare dal palco della loro mancata sicurezza.
Nel podcast di questa settimana della conduttrice Maria Menounos la McCarthy, ancora bellissima, rivela che un’agenzia governativa avrebbe tramato contro di lei cercando di preparare una persecuzione mediatica vera e propria.
La donna non è definibile come anti-vaxxer (termine americano tradotto in italiano, per qualche ragione, in «no-vax»), in quanto ha sempre dichiarato di considerare le inoculazioni come parte del problema che ha indotto l’autismo nel figlio.
La McCarthy aveva messo in piedi un’organizzazione per la cura dell’autismo chiamata «Generation Rescue». Racconta che per mesi aveva ricevuto ringraziamenti da parte di genitori afflitti dal suo stesso problema. Poi, dice, è successo qualcosa di completamente inaspettato.
«Qualcuno è venuto da me di persona e mi ha detto che sono un’agenzia di pubbliche relazioni, di altissimo livello, e che sono stato contattato da un’agenzia governativa per creare una narrazione contro di te e che ti chiameranno no-vax… Ti perseguiteranno duramente».
🚨 Jenny McCarthy Says the Government Hired a PR Firm to Smear Her For Talking About Vaccines & Autism
“Someone came to me in person and said I am a PR agency, a very high echelon one, and I was approached by a government agency to create a narrative against you and it’s going… pic.twitter.com/NJ0u9zmBju
— Chief Nerd (@TheChiefNerd) April 1, 2025
Il supporto dei primi mesi, di fatto, era svanito: voci circolavano, i critici nei suoi confronti aumentavano e presto la gente aveva preso a chiamarla «pazza».
L’uomo che ha confessato alla McCarthy ha detto che il suo lavoro era quello di creare campagne di pubbliche relazioni progettate per screditare voci come la sua. «Quello che faccio è impostare campagne di pubbliche relazioni per andare contro la narrazione. E te lo dico in privato perché le ho rifiutate, ma volevo darti un avvertimento che sta succedendo perché stanno per assumere qualcun altro».
La persona ha aggiunto che non avrebbe potuto dirle nulla né per telefono né per email, e le ha detto che l’unica ragione per cui aveva detto di no era perché suo figlio aveva vissuto la stessa cosa, e non poteva contribuire a mettere a tacere qualcuno che stava solo cercando di dire la verità.
«Fondamentalmente sono in un’agenzia di pubbliche relazioni, di altissimo livello, e sono stato contattato da un’agenzia governativa per creare una narrazione contro di te, e verrà definita “no-vax”»: così vengono raccontate le parole dell’uomo.
La McCarthy ha ricordato di aver chiesto come avrebbero potuto perseguitarla, visto che aveva chiarito la sua posizione in ogni intervista. Ma l’uomo ha risposto «non importa… ti perseguiteranno con tutto quello che hanno. E hanno i media dalla loro parte».
Gli attacchi alla fine la colpirono dove faceva più male: la sua capacità di guadagnarsi da vivere. «Non mi ha fatto veramente male finché non ha iniziato a togliermi il lavoro», ha detto. «Ero una madre single che cercava ancora di curare suo figlio».
«Sono stato l’inizio di quella cultura della cancellazione», ha detto. «La cultura della cancellazione non era ancora nemmeno un’espressione».
Nonostante tutto, non si è tirata indietro. «Ho solo fatto molto affidamento sul continuare a scrivere i miei libri e non mollare», ha detto. «Potete provare a cancellarmi, ma io sarò ancora qui». «E ora, guardando indietro», conclude, «mio figlio ha 22 anni e io sono ancora qui».
La McCarthy è definita dai giornali mainstream come una delle prime star ad appoggiare Robert F. Kennedy jr, che la ha pubblicamente ringraziata per il suo endorsement.
Interessante notare come di questa intervista-bomba, che apre crepe immense sulle attività dello Stato americano e della sua collusione con il complesso biofarmaceutico, i grandi giornali internazionali, tuttavia, hanno preferito, chissà perché, parlare solo per la parte in cui l’ex modella di Playboy ha dichiarato di essere quasi morta a causa della dieta vegana.
Per carità, dichiarazione degna di nota. Ma l’idea che il proprio governo propria pagare, a spese delle tue tasse, una campagna di fango contro di te (per esserti espresso liberamente, o peggio, per aver detto la verità!) è ciò che conta rilevare per comprendere la bancarotta morale dello Stato moderno.
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Immagine screenshot da YouTube