Vaccini

Vaccini, la California prova a resistere

Pubblicato

il

 

 

Due anni dopo che la California ha adottato una delle più severe leggi sulla vaccinazione infantile nella nazione, i tassi di immunizzazione dello stato sono vicini ai livelli record.

 

Approvata dopo un’epidemia di morbillo che ha avuto origine a Disneyland, la legge rende la California uno dei soli tre stati che impediscono ai genitori di citare le proprie convinzioni personali per evitare di far vaccinare i propri figli.

In pratica, Il panico morale seguito a Disneyland è servito ad eliminare la possibilità dell’obiezione di coscienza.

 

Eppure, scrivono i media locali, un numero crescente di genitori sta ottenendo le note dei medici che esentano i loro bambini dalle punture richieste.

In pratica, Il panico morale seguito a Disneyland è servito ad eliminare la possibilità dell’obiezione di coscienza.

 

In 105 scuole dello stato, il 10% o più di bambini dell’asilo avevano una esenzione medica nell’anno scolastico conclusosi il mese scorso, secondo un’analisi dei dati dello stato del Los Angeles Times. Era quasi il doppio del numero di tali scuole nel primo anno in cui la legge era in vigore.

 

Anche la california ha i suoi politici vaccinofili: il senatore dello Stato Richard Pan, Democratico della circoscrizione della capitale di Sacramento, che ha sponsorizzato la legge sull’immunizzazione, contempla una legislazione che stringerebbe ulteriormente le leggi sulla vaccinazione dello stato.

«Le persone ottengono esenzioni fraudolente – ha detto Pan in un’intervista – se continuiamo a vedere gli abusi, allora penso che ci dovrebbe essere qualche pensiero su come affrontarlo… Le persone devono rendersi conto che si tratta della sicurezza dei loro figli».

 

La retorica è insomma sempre la stessa. I testi vaccinisti paiono incredibilmente scritti tutti dalla stessa mano,

La retorica è insomma sempre la stessa. I testi vaccinisti paiono incredibilmente scritti tutti dalla stessa mano,

 

Pan ha detto che pensa che la California potrebbe beneficiare di un sistema come quello in West Virginia, uno degli altri due stati che hanno vietato le esenzioni personali. Lì, lo stato richiede che ogni esenzione sia controllata dal dipartimento di sanità pubblica. Il loro tasso di esenzione medica è metà della California.

 

Sembra che i genitori resistenti ai vaccini stiano resistendo. Molti si sono adirati il ​​mese scorso quando il dottor Bob Sears, un pediatra della contea di Orange, è stato punito dalla commissione medica statale per aver esentato impropriamente un ragazzo da tutte le vaccinazioni infantili. La penalità – 35 mesi di probation, libertà vigilata – ha ispirato molti a radunarsi attorno a Sears, che sembrava essersi preparato a una battaglia con lo Stato.

 

Anche in California si procede dunque contro i medici  con radiazioni e processi.

Anche in California si procede dunque contro i medici  con radiazioni e processi.

«Questa lotta è finita? No, non lo è – ha scritto il dottor Sears su Facebook – combatterò contro le leggi obbligatorie sulla vaccinazione fino a quando non saranno più».

 

Il dibattito su come applicare la legge sulla vaccinazione si sta configurando come il prossimo capitolo della lotta contro il vaccino in California, uno stato che è diventato in qualche modo un banco di prova per la regolamentazione dei movimenti no-vax americani.

 

I legislatori della California sono intervenuti dopo che un focolaio di morbillo iniziato a Disneyland nel 2014 era legato a bambini i cui genitori avevano rifiutato i vaccini.

La legge post-Disneyland, nota come SB 277, ha alzato il tasso di vaccinazione tra i bambini dell’asilo è del 95%, dal 93% prima che entrasse in vigore nel 2016.

 

Con l’esenzione per le convinzioni personali vietata in California, l’unico modo per saltare gli shot richiesti è quello di istruire i figli a casa (homeschooling) o di avere uno stato medico che un bambino non può tollerare i vaccini a causa di un motivo di salute.

 

La legge post-Disneyland, nota come SB 277, ha alzato il tasso di vaccinazione tra i bambini dell’asilo è del 95%, dal 93% prima che entrasse in vigore nel 2016.

 

Rebecca Estepp, che faceva parte di un gruppo che si opponeva all’SB 277, ha sottolineato che la legge consente ai medici di usare il proprio giudizio professionale per decidere se un bambino ha diritto a una deroga. Non esiste un elenco di criteri che un paziente deve soddisfare per ottenere un’esenzione.

La signora Estepp ritiene che le esenzioni mediche stanno affrontando un controllo ingiustificato, così come ingiustificati sono i controlli sui medici come Sears. Sebbene alcune scuole abbiano tassi di esenzione medica più elevati, solo lo 0,7 percento degli asili nido ha un’esenzione medica in tutto lo Stato.

Anche in California vige una sorta di autocertificazione. Anche con la firma del medico, però, la volontà persecutoria dello Stato siringatore non pare decrescere: anzi, se la prende col dottore e lo radia.

«Credo che capirei se avessimo un tasso molto elevato di esenzioni mediche nello stato della California, ma stiamo parlando meno dell’1%. Non vedo dove sia giustificato questo tipo di caccia alle streghe».

 

785 delle circa 6.500 scuole elementari dello stato, il 90 percento o meno di asili avevano tutti vaccini  richiesti.

 

Attualmente, nessun organismo di regolamentazione in California è incaricato di controllare la validità delle esenzioni mediche. Le scuole raccolgono semplicemente i moduli dai genitori e li consegnano allo Stato.

 

Una sorta di autocertificazione, si direbbe. Anche con la firma del medico, però, la volontà persecutoria dello Stato siringatore non pare decrescere: anzi, se la prende col dottore e lo radia.

Tutto il mondo è Paese, ma l’Italia è il Paese delle cavie.

Anche questa, una storia già vista in Italia, da sempre grande laboratorio che, per ragioni misteriose sulle quali si interrogava il filosofo Augusto del Noce, anticipa trend politici mondiali.

 

Va forse letta in questo tragico senso il viaggio del ministro Lorenzin a Washington (per uno strano caso, esattamente nove mesi prima che partorisse i suoi gemelli) dove ella assunse con la Global Health Security Agenda un impegno che di fatto posizionava l’Italia come capofila del progetto di vaccinazione globale.

 

Tutto il mondo è Paese, ma l’Italia è il Paese delle cavie del grande vaccinatore globale.

Più popolari

Exit mobile version