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Vaccini, il CEO di Pfizer si vanta di essere informato dalla CIA e dall’FBI riguardo la «diffusione della disinformazione»

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Durante un meeting online dell’Atlantic Council, un think tank di matrice globalista, il CEO di Pfizer Albert Bourla si è lasciato scappare che che la principale società farmaceutica è  informata sulla «diffusione di disinformazione» riguardo ai vaccini COVID-19 da «CIA e FBI».

 

Dopo aver spiegato che Pfizer sarebbe «presa di mira» da «organizzazioni oscure», il Bourla ha affermato che in Pfizer si ricevono «brief dalla CIA e dall’FBI» non solo sugli attacchi informatici, «ma anche sulla diffusione della disinformazione».

 

 

Come riportato da Renovatio 21, Bourla ha poi proseguito dichiarando che coloro che diffondono «disinformazione» in materia vaccinale sono veri e propri «criminali», a cui vanno ascritte tante morti.

 

 

Pfizer sta ottenendo un grande successo grazie al crescente via libera in gran parte del mondo della terza dose così come delle inoculazioni di bambini piccoli.

 

Bourla due mesi fa definì la scelta della terza dose contro il parere del panel scientifico CDC «un’ottima scelta». A marzo 2021 aveva invece dichiarato che una terza dose del vaccino sarebbe divenuta «probabilmente necessaria per combattere i ceppi COVID mutanti».

 

I ricavi dai vaccini usati come richiamo e nelle campagne pediatriche frutteranno a Pfizer, secondo le sue previsioni, circa 33 miliardi di dollari.

 

Recentemente l’ex candidato presidenziale repubblicano, Ben Carson, neurochirurgo, ha definito le iniezioni anti-COVID-19 «un gigantesco esperimento», aggiungendo che vaccinare i bambini americani «non ha alcun senso» a causa del tasso di mortalità estremamente basso quando si tratta all’infezione da coronavirus tra i bambini.

 

 

 

 

Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

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