Economia

USA-Russia, le sanzioni al Nord Stream 2 provocheranno un crollo finanziario

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Esperti stanno avvertendo che il blocco del Nord Stream 2, il nuovo gasdotto russo-tedesco che Washington vede come fumo negli occhi, potrebbe innescare conseguenze economiche inaspettate.

 

Emily Holland, assistente professore presso il Naval War College degli Stati Uniti, ha spiegato al Daily Express che sanzionare il gasdotto Nord Stream 2 è una questione delicata.

 

«Purtroppo ciò che l’Europa ha imparato negli ultimi dieci anni, e in particolare ora perché l’Europa è in una crisi dei prezzi dell’energia, è che sostituire quelle forniture dalla Russia non è facile».

 

«Il mercato del gas naturale nel mondo è molto ristretto in questo momento. C’è molta domanda non solo dall’Europa, ma anche dai consumatori asiatici, facendo davvero fatto salire i prezzi».

 

«Quindi qualsiasi gas in più sul mercato, e questo è quello che chiamiamo gas naturale liquefatto, diventa davvero costoso e ha molti acquirenti in lizza … Quindi anche se l’Europa potesse dire che non compra più gas russo, beh, semplicemente non c’è abbastanza gas di riserva per rifornire l’Europa o le infrastrutture per portarlo ai consumatori».

«Quindi è davvero impossibile sostituire il gas russo nei prossimi 20 anni»

 

«Quindi è davvero impossibile sostituire il gas russo nei prossimi 20 anni».

 

L’interruzione delle forniture di gas dalla Russia da parte dell’Europa o di Mosca potrebbe creare un devastante crollo finanziario.

 

L’esperta ha quindi avvertito ha avvertito che «ci sarebbero conseguenze economiche devastanti in Europa. Ci dovrebbero essere priorità, razionamento, arresti del gas e arresti del settore, quindi non è letteralmente possibile sostituire il gas russo a medio termine, direi nei prossimi cinque anni fino al 2050».

 

Questo crollo non sarà limitato all’Europa poiché le sue increspature si faranno sentire a livello globale, ha insistito.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Germania – il Paese più esposto alle ripercussioni di una eventuale guerra russo-ucraina (cioè, russo-americana) e quindi tutt’ora assestato su posizioni anfibole – poche settimane fa è stata ad un passo dal blackout del gas. La politica dissennata delle privatizzazioni e le inefficienti energie rinnovabili (per le quali Berlino ha mollato il nucleare, a differenza di Parigi che invece costruirà nuove centrali) ha portato alla possibilità di mandare al freddo milioni di tedeschi, con effetti sulla società a dir poco catastrofici.

 

La Germania due settimane fa ha subito un enigmatico attacco cibernetico alla sua rete di distribuzione petrolifera.

 

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