Persecuzioni

Uomo assassinato durante una messa a Istanbul

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Domenica due uomini armati mascherati hanno sparato e ucciso una persona durante una messa in una chiesa cattolica a Istanbul, hanno confermato funzionari turchi.

 

Il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya ha detto che l’attacco di domenica alla chiesa cattolica italiana di Santa Maria nel distretto di Sariyer, nella parte nord-orientale della parte europea di Istanbul affacciata sul Bosforo, è avvenuto alle 11:40 ora locale.

 

Yerlikaya ha aggiunto che la persona uccisa sembrava essere stata deliberatamente presa di mira dagli assassini, le cui identità erano nascoste da maschere. «È stata avviata un’indagine approfondita sulla questione e sono stati avviati i lavori per catturare gli aggressori», ha scritto domenica Yerlikaya sui social media.

 

 

Il governatore di Istanbul Davut Gul ha detto che la vittima era un cittadino turco e che non ci sono altri feriti legati all’incidente, secondo la Reuters. Gul ha anche specificato che «il movente dell’attacco non è stato immediatamente chiarito».

 

Il presidente turco Tayyip Recep Erdogan ha espresso il suo dolore per l’incidente telefonando al sacerdote della chiesa, a un funzionario locale del partito AK al governo e al console generale della Polonia a Istanbul, ha aggiunto l’agenzia di stampa.

 

Erdogan ha detto che gli assassini sarebbero stati trovati «entro 24 ore» e che sarebbero state prese le «misure necessarie» per localizzare i sospettati. Su internet circola la notizia, non si sa quanto verificata, che sarebbero stati già arrestati due membri dell’ISIS di etnia russa e tagica.

A dicembre, le forze di sicurezza turche avevano arrestato 32 sospetti per presunte connessione dell’ISIS, con gli investigatori a sostenere che questi stessero progettando attacchi contro chiese e sinagoghe e contro l’ambasciata irachena. Il precedente più sanguinoso di un attentato firmato dall’ISIS a Istanbul fu l’attacco compiuto la notte di Capodanno del 2017 contro un locale notturno del quartiere Beşiktaş, dove centinaia di persone stavano festeggiando il nuovo anno. Ben 39 persone rimasero uccise e altre 69 ferite.

 

Anche papa Francesco ha espresso le sue condoglianze dopo la preghiera settimanale dell’Angelus dal Vaticano domenica. «Esprimo la mia vicinanza alla comunità della chiesa Saint Mary Draperis di Istanbul che ha subito un attacco armato durante la messa che ha causato un morto», ha detto il Pontefice, riferendosi alla cappella con il suo titolo inglese.

 

Le telecamere a circuito chiuso ottenute dai media turchi mostrano l’attacco in dettaglio. Due uomini armati entrano nella chiesa, apparentemente seguendo un uomo vestito di nero prima che venga colpito e ferito a morte, mostra il filmato. Successivamente i due aggressori lasciano tranquillamente la chiesa.

 

Lo zio della vittima, che AsiaNews dice si chiamava Tuncer Cihan, ha detto che il 52enne intendeva diventare cristiano ma non era ancora stato battezzato. Parlando con l’Associated Press, il nipote della vittima ha sottolineato come l’obiettivo degli attentatori fosse la chiesa e non suo zio, che «era un disabile mentale che non aveva legami con la politica o con organizzazioni criminali. Era stato invitato alla celebrazione ed è stato vittima del destino».

 

La Turchia è un Paese a maggioranza musulmana: si stima che solo lo 0,2% della popolazione sia cristiana o appartenga ad altre religioni riconosciute come l’ebraismo.

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