Uomo arrestato per foto «porno presidenziali»

La polizia sudafricana ha arrestato domenica un uomo di 34 anni per aver distribuito immagini pornografiche ritoccate sovrapponendo ai volti delle persone fotografate mentre copulano quelli del presidente del Paese, Cyril Ramaphosa, e del ministro della polizia Bheki Cele, nonché di sua moglie.

I funzionari dello Stato africano hanno riferito ai media locali che le fotografie hanno iniziato a circolare sui social media e su altre piattaforme all’inizio di maggio.

«Le immagini sono state distribuite agli agenti di polizia e ai membri del pubblico sulle piattaforme dei social media. Un sospetto di 34 anni è stato rintracciato e arrestato ad Azalea, Pietermaritzburg, e il suo dispositivo che sarebbe stato utilizzato così come le carte SIM sono state recuperate in suo possesso», ha detto il portavoce della polizia Philani Nkwalase citato da TimesLIVE.

Lo Nkwalase ha anche affermato che il sospetto era in possesso di un gran numero di immagini pornografiche. L’uomo dovrebbe comparire lunedì davanti al tribunale di Pretoria per presunta violazione della Sezione 19 del Cybercrimes Act del 2020.

La polizia di Pretoria ha dichiarato di aver avviato un’indagine sulle fotografie esplicite.

Non si tratta del primo africano ad avere problemi con immagini presidenziali giudicate inappropriate – anche se di tipo fotografico, privo delle photoshoppature del caso sudafricano.

Parliamo degli arresti tra i giornalisti seguiti alla diffusione di un video di una cerimonia pubblica in cui Selva Kiir, il presidente dello Stato del Sud Sudan, si orinava incontrovertibilmente addosso, creando per soprammercato un rivoletto che finiva ai piedi di un innocente soldato dietro di lui.

Di questo video dobbiamo dire che ci colpisce, tuttavia, la persistenza della mascherina sul volto, già paludato da cappello Stetson e occhialazzi da sole, del solerte presidente mingitore.

Renovatio 21 rileva come in questi mesi non sia stato altresì debitamente indagato il fenomeno dell’enuresi presidenziale nella sua possibile correlazione con l’inno suonato dalla banda e la mano portata sul cuore.