Bizzarria

Uomo arrestato per aver gettato sostanze chimiche nelle piscine utilizzando un drone

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Un nuovo, inquietante pericolo viene dai droni: l’inquinamento delle piscine altrui.

 

Il direttore generale di un Quality Inn ad Absecon, nel New Jersey, ha notato una bizzarra anomalia nella sua struttura ricettiva: una misteriosa sostanza blu era stata versata nella piscina dell’hotel, facendo diventare l’acqua di un verde fluorescente.

 

Come riportato dal New York Times, non si è trattato di un’improvvisa fioritura di alghe o di un’infezione batterica, bensì un uomo di 45 anni, ha ben pensato che fosse divertente usare un drone per contaminare le piscine vicine con pacchetti di Sea Dye, una sostanza chimica che colora l’acqua per aiutare durante i salvataggi in acqua.

 

È un esempio di uno scherzo andato storto, ma a quanto pare è stato il direttore generale dell’albergo, Sandra Woolstion, a ridere per ultima.

 

La Woolstion ha informato Jason Kiamos, un detective del dipartimento di polizia di Galloway Township, della situazione, con la piscina che era diventata verde per la prima volta lo scorso giugno. Woolstion e il suo team hanno dovuto svuotare la piscina, pulirla e riempirla più volte durante l’estate.

 

Non c’è voluto molto prima che il dipartimento di polizia rintracciasse un drone che volava tra il Quality Inn e un’azienda vicina. Patrick Spina, il proprietario di detta attività, è stato arrestato e accusato di molteplici capi di imputazione di atti criminali e molestie, ha detto Kiamos al NYT.

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Al momento del fermo del vandalo dronico, la Woolstion aveva dovuto affrontare un problema di «piscina verde» per due giorni consecutivi. Il costo sostenuti per lo svuotamento e il riempimento della piscina è di quasi 20.000 dollari.

 

L’episodio si aggiunge alla quantità di prospettive inquietanti che si profilano non solo con i droni militari – veri continui protagonisti dell’attuale guerra ucraina – ma anche dei droni consumer e di altri modelli di piccola taglia.

 

I narcotrafficanti già usano droni per portare a destinazione la droga e pure per bombardare i rivali.

 

Una cerimonia ecumenica è stata attaccata da droni suicidi l’anno scorso in Siria; negli anni precedenti si sono registrati tentativi di uccidere il primo ministro iracheno in casa sua tramite piccoli droni radiocomandati.

 

La Axon, il principale produttore USA di pistole stordenti, sta pensando di mettere nelle scuole americane droni dotati di taser.

 

Le tecnologia sta spaventosamente accelerando, per cui si parla di sciami di droni, come quelli proposti da ricercatori cinesi, in grado di cacciare un essere umano anche nel contesto di una foresta.

 

Siamo, in pratica, ad un passo dallo scenario degli Slaughterbots, microdroni assassini in grado di colpire in dettaglio precisi membri della popolazione.

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