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Unità d’élite dell’esercito britannico per spiare e combattere i «militanti no-vax»: report del Sunday Times

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Mentre le proteste anti-blocco continuano a imperversare a Londra, provocando l’arresto di oltre 150 persone lo scorso fine settimana, il quotidiano inglese Sunday Times è uscito con un articolo estremamente allarmante.

 

Il giornale sostiene che la Gran Bretagna utilizzerà letteralmente l’intelligence militare per cercare e sradicare quelli che il Times chiama «militanti anti-vaccino» e il relativo «contenuto di propaganda» su internet.

La Gran Bretagna utilizzerà letteralmente l’intelligence militare per cercare e sradicare quelli che il Times chiama «militanti anti-vaccino» e il relativo «contenuto di propaganda» su internet

 

Il Times  scrive che un’unità d’élite segreta verrà utilizzata come parte della guerra dell’informazione per combattere i contenuti anti-vaccini online :

 

«L’esercito ha mobilitato un’unità d’élite di “guerra dell’informazione” rinomata per assistere le operazioni contro al-Qaeda e i talebani per contrastare la propaganda online contro i vaccini, mentre la Gran Bretagna si prepara a fornire le sue prime iniezioni entro pochi giorni».

 

Proprio così: i no-vax come i terroristi islamici.

 

«L’esercito ha mobilitato un’unità d’élite di “guerra dell’informazione” rinomata per assistere le operazioni contro al-Qaeda e i talebani per contrastare la propaganda online contro i vaccini»

«L’unità specialistica culturale della difesa è stata lanciata in Afghanistan nel 2010 e appartiene alla 77a brigata dell’esercito. L’unità segreta ha spesso lavorato fianco a fianco con le squadre delle operazioni psicologiche».

 

Ma non è esattamente che l’esercito britannico lo abbia ammesso apertamente. Invece, sta venendo alla luce tramite documenti interni trapelati :

 

«I documenti trapelati rivelano che i suoi soldati stanno già monitorando il cyberspazio per i contenuti del COVID-19 e analizzando il modo in cui i cittadini britannici vengono presi di mira online. Sta anche raccogliendo prove della disinformazione sui vaccini da stati ostili, inclusa la Russia…»

Proprio così: i no-vax come i terroristi islamici.

 

Ovviamente l’immancabile «Russia!» riesce a essere convenientemente inserita come la giustificazione finale di una simile operazione perpetrata dallo Stato contro il suo stesso popolo, permettendo ai militari di inquadrare le loro operazioni di repressione in un disegno di «complotto straniero» che gli consenta di sorvolare su temi fondamentali come gli inviolabili diritti dei cittadini e della libertà di informazione.

 

«L’unità specialistica culturale della difesa è stata lanciata in Afghanistan nel 2010 e appartiene alla 77a brigata dell’esercito. L’unità segreta ha spesso lavorato fianco a fianco con le squadre delle operazioni psicologiche»

Una dichiarazione successiva al rapporto del ministero della Difesa britannico ha affermato che gli sforzi della brigata «non sono diretti alla popolazione britannica» ma principalmente ad attori stranieri ostili che desiderano seminare disinformazione.

 

In molti Paesi del mondo, la situazione ha superato il peggiore incubo di Orwell. 1984, lèvati: 2020 rules.

 

 

 

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