Una giovane donatrice indiana in buona salute muore di sindrome da iperstimolazione ovarica

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

Una donna sana di 23 anni è morta in India mentre le sue uova venivano estratte per essere utilizzate nella fecondazione in vitro. Un’autopsia ha rivelato che la morte era dovuta alla sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS), una rara complicanza della donazione di ovuli. .

La donna non identificata di Delhi aveva già una figlia di quattro anni e sembrava essere completamente sana. Tuttavia, durante la procedura il suo cuore si è fermato e i medici non sono stati in grado di rianimarla.

I risultati di un’autopsia sono stati pubblicati sulla rivista Autopsy Case Reports all’inizio di quest’anno. La morte è stata causata da «insufficienza respiratoria dovuta a edema polmonare acuto massiccio, che si è sviluppato a causa della complicazione dell’OHSS», hanno affermato gli autori.

Secondo la rivista, «i principali fattori di rischio per la OHSS sono la giovane età, il basso indice di massa corporea, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e precedenti episodi di OHSS».

L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che l’OHSS colpisce tra lo 0,2% e l’1% di tutti i pazienti con fecondazione in vitro. L’OHSS grave è raa.

I medici hanno scoperto che le ovaie della donna si erano gonfiate fino a tre volte la loro dimensione normale e che il liquido si era accumulato nei suoi polmoni.

«Recentemente, i casi di donazione di ovuli sono in aumento a causa dell’elevata domanda di fecondazione in vitro», scrivono gli autori. «I potenziali donatori di ovociti dovrebbero essere adeguatamente informati sui rischi legati alla donazione di ovociti».

Michael Cook

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