Economia

Un terzo dei tedeschi non può permettersi spese impreviste

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Un’indagine condotta nel 2021 mostrava già che per quasi un terzo dei testi le spese impreviste superano le loro risorse finanziarie. Questo prima che l’inflazione e la crisi energetica colpissero come un martello le famiglie.

 

Secondo l’Ufficio federale di statistica tedesco, l’anno scorso il 31,9% della popolazione non è stato in grado di raccogliere spontaneamente 1150 euro o più dal proprio budget personale.

 

In confronto, questo gruppo sarebbe quindi più numeroso in Germania che in Francia (27,6%) e Paesi Bassi (15,1%). In Croazia, Romania, Grecia, Cipro e Lettonia, oltre il 40% della popolazione si trova nelle medesima situazione.

 

Secondo i dati statistici, il 40% della popolazione con i redditi complessivamente più bassi comprenderebbe un numero sproporzionato di persone provenienti da famiglie monoparentali.

 

Quasi due terzi (64,6%) di loro avrebbero un reddito equivalente netto inferiore a 22.000 euro all’anno nel 2021 e per un buon terzo (33,2%) sarebbe inferiore a 16.300 euro.

 

Molti adulti che vivono da soli si trovano nei gruppi a reddito più basso. Più della metà (53,2%) di questo gruppo sopravvive con meno di 22.000 euro all’anno e poco meno di un terzo (32,2%) di coloro che vivono da soli ha un reddito inferiore a 16.300 euro.

 

Tra i pensionati, circa la metà (50,1%) avrebbe anche un reddito netto inferiore a 22.000 euro nel 2021, mentre quasi un quarto (24,6%) aveva a disposizione meno di 16.300 euro. I dati per il 2022 mostrerebbero un quadro ancora più disastroso.

 

Mentre gli analisi economici parlano di una recessione «inevitabile» per la Germania, oramai perfino i giornali tedeschi ammettono che il Paese sta subendo una deindustrializzazione. L’Associazione Industriali della Baviera (VBW), ha pubblicato a giugno uno studio di 50 pagine, intitolato «Conseguenza di un’interruzione di fornitura di gas russo per l’industria tedesca», in cui parlava – allora – di un crollo del PIL del 12,7%.

 

Destatis, l’Ufficio Statistico Federale, aveva già pubblicato dati che mostrano come l’inflazione si sia abbattuta disastrosamente su Berlino.

 

La mancanza di gas distruggerà centinaia di migliaia di posti di lavoro e farà contrarre ulteriormente l’economia, con una salita verticale dei prezzi alla produzione. Perfino le forze armate USA di stanza in Germania potrebbero restare a terra per mancanza di energia.

 

Il vicecancelliere Robert Habeck, membro del partito Die Gruene (i Verdi) e personaggio noto per le sue istruzione su come fare la doccia, ha chiesto un cambio di priorità nel «triage energetico» che privilegerebbe l’erogazione di energia alle aziende a discapito dei cittadini, con aumenti drastici delle bollette per le famiglie.

 

Il governo Scholz sta preparando un autunno e un inverno di «sfollati energetici» (persone che andranno in luoghi pubblici per non morire assiderati in casa) e di repressione delle rivolte che i politici si attendono con certezza e che già iniziano a reprimere preventivamente.

 

 

 

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