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Un nuovo 11 settembre: il Coronavirus e l’impatto sulla salute mentale

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I conti con le conseguenze umane della Pandemia sono ancora da fare. C’è di sicuro dinanzi a noi il disastro economico, e poi politico e finanche geopolitico. Ma c’è anche la catastrofe più intima, quella avvenuta nella psiche degli individui.

 

L’epidemia di Coronavirus ha spinto il mondo in un territorio sconosciuto, lasciando le persone senza speranza di fronte a una minaccia invisibile di durata sconosciuta che potrebbe colpire chiunque. Mentre l’incertezza circonda l’epidemia che aggrava la crisi economica, sociale e sanitaria, un esercito di terapisti aiuta le persone a combattere le gravi ripercussioni psicologiche.

 

«Le persone stanno provando ansia a vari livelli» spiega al Jakarta Post la dottoressa Sonia Lott, psicologa di Philadelphia specializzata in elaborazione del lutto. «È la paura dell’ignoto, poiché non abbiamo mai affrontato una situazione simile prima d’ora».

«È la paura dell’ignoto, poiché non abbiamo mai affrontato una situazione simile prima d’ora»

 

La dottoressa Lott sostiene che gli americani, come altri nel mondo, stanno soffrendo gravi perdite in molte aree mentre il virus continua la sua marcia mortale sul pianeta. «L’unico evento che si avvicina a quello che stiamo passando è l’11 settembre» continua Lott. «Allora, potevamo correre a casa, stare insieme e abbracciarci. Ora, pur essendo a casa, non possiamo farlo».

 

Il Coronavirus produrrà infatti un cambiamento sensibile a livello prossemico, cioè nelle distanze tra le persone intese come fatto comunicativo. La prossemica è lo studio sul piano psicologico dei possibili significati delle distanze materiali che l’uomo tende a interporre tra sé e gli altri. Molti oggi si chiedono che fine farà il bacio sulla guancia, per il quale il governo Conte non sembra aver emesso decreti specifici (sugli abbracci, sembrerebbe di sì).

 

«L’unico evento che si avvicina a quello che stiamo passando è l’11 settembre. Allora, potevamo correre a casa, stare insieme e abbracciarci. Ora, pur essendo a casa, non possiamo farlo»

Holly Daniels, direttrice generale della sezione affari clinici dell’Associazione Californiana dei Terapisti Matrimoniali e Famigliari, afferma che le persone in cerca d’aiuto sono in aumento.  La psicologa, la cui organizzazione conta oltre 32.000 professionisti della salute mentale, dice che si registra anche una crescita delle chiamate alle linee d’aiuto anti-suicidio, anche se non sono ancora disponibili le statistiche.

 

Secondo un sondaggio divulgato dalla Kaiser Family Foundation il virus ha compromesso la salute mentale di quasi la metà della popolazione statunitense.

«”Al sicuro a casa” è un ottimo consiglio per il Coronavirus, ma per molti la casa non è un luogo sicuro», continua la Daniels. «Il tasso di suicidi sta aumentando perché le persone sono sole e isolate, e stare a casa è una situazione pericolosa per loro».

Secondo un sondaggio divulgato dalla Kaiser Family Foundation il virus ha compromesso la salute mentale di quasi la metà della popolazione statunitense

 

La Daniels afferma che i terapeuti, che devono tenete consulenze online, devono stare molto più attenti ai pazienti più vulnerabili e usano i social media per condividere risorse e guide.

 

Sia Daniels sia Lott consigliano vivamente ai pazienti che hanno difficoltà a gestire questa situazione di rimanere focalizzati sul presente e usare la meditazione, l’esercizio fisico e le chat online con amici e parenti per placare l’ansia. «Cerco di fare in modo che le persone stiano più concentrate sul presente: in questo momento ho cibo, i miei cari sono al sicuro, ho un lavoro», continua Lott.

 

Renovatio 21 da sempre porta avanti la battaglie sull’uso degli psicofarmaci. Sospettiamo purtroppo che in questo periodo le vendite siano aumentate, sia per il consumo effettivo sia per fornitura di scorta. Si può evitare l’uso della psicofarmaceutica, che ha i suoi rischi (in ispecie nel caso dei farmaci SSRI) stando attenti a ciò a cui ci si espone in questo periodo d’ansia.

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«Il tasso di suicidi sta aumentando perché le persone sono sole e isolate, e stare a casa è una situazione pericolosa per loro»

Limitare l’esposizione alle terribili notizie che arrivano dai TV e social media è un altro modo per distendere i nervi, sostengono. Nonostante la morte e la distruzione, la Daniels sostiene che ci sono anche persone positive, che stanno affrontando la realtà emotiva come mai prima. «C’è un maggiore senso di intimità, di cameratismo», dice sempre al giornale indonesiano di lingua inglese.

 

«Per questo spero che possa esserci un’evoluzione nella consapevolezza che possiamo davvero tornare insieme in un modo nuovo rispetto a prima. Spero che quando sarà tutto finito, il risultato positivo sia che diventiamo tutti più evoluti a livello emotivo e psicologico».

 

Secondo alcuni studiosi, la quarantena globale non esclude qualche effetto benefico.

Ci chiediamo da genitori, cosa può significare per molti dei nostri figli essere separati dai propri amici e compagni di classe. C’è una cesura che avvertono nella lora vita? Un senso di tradimento della realtà, che può negar loro gli amici senza che capiscano bene perché?

 

Kent Toussaint, terapeuta famigliare della California che lavora soprattutto con bambini e adolescenti, spiega che, mentre gli adulti affrontano un livello di ansia molto elevato, i più giovani gestiscono meglio la crisi. «La maggior parte dei bambini sono poco preoccupati per il virus, del rischio di essere contagiati», dice Toussaint che gestisce il Teen Therapy Center. «Sono più concentrati sull’effetto che ha nella loro vita quotidiana».

 

Tuttavia, ci chiediamo da genitori, cosa può significare per molti dei nostri figli essere separati dai propri amici e compagni di classe. C’è una cesura che avvertono nella lora vita? Un senso di tradimento della realtà, che può negar loro gli amici senza che capiscano bene perché?

 

Il dottor Toussaint che gli adolescenti sono seccati dal dover stare chiusi in casa e perdere l’allenamento di basket o le feste con gli amici, mentre i bambini si godono la maggior attenzione dei genitori che sono a casa, oltre a un minor carico scolastico. «Il lato positivo in questo è, stranamente, che i bambini sono meno stressati dall’impegno scolastico … poi, con i genitori a casa, hanno più tempo per stare insieme».

 

«In una situazione così terribile, per le famiglie ci sono aspetti decisamente positivi».

 

 

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