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Un numero «insolitamente elevato» di calciatori stanno crollando in campo: la lista del quotidiano tedesco

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Il quotidiano tedesco Berliner Zeitung ha pubblicato un articolo riguardo al «numero insolitamente elevato di calciatori professionisti e dilettanti è crollato di recente» sui campi di giuoco.

 

Il titolo del pezzo, «Rätselhafte Herzerkrankungen im Fußball» si traduce come «Sconcertanti malattie cardiache nel calcio».

 

L’articolo evidenzia il notorio caso di Sergio Agüero, ​​l’attaccante 33enne del Barcellona che di recente ha dovuto ritirarsi da una partita dopo 41 minuti per vertigini e difficoltà respiratorie.

 

L’articolo del Berliner Zeitung elenca un gran numero di casi recenti di calciatori che hanno avuto problemi cardiaci o sono crollati in campo, portando in alcuni casi alla morte

L’articolo elenca un gran numero di casi recenti di calciatori che hanno avuto problemi cardiaci o sono crollati in campo, portando in alcuni casi alla morte.

 

«Nelle ultime settimane e negli ultimi mesi si sono ripetute situazioni di emergenza» scrive il giornale della capitale tedesca, che mette in fila i casi, con tanto di link a profusione:

 

 

 

 

 

 

  • Un giocatore del Birati Club Münster sviene in una partita di campionato regionale contro l’FC Nordkirchen II.

 

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  • L’allenatore Dirk Splitsteser di SG Traktor Divitz crolla morto in disparte.

 

 

 

  • Il caposquadra Dietmar Gladow di Thalheim (Bitterfeld) subisce un infarto fatale prima di una partita.

 

 

 

 

  • Diego Ferchaud (16) dell’ASPTT Caen ha avuto un arresto cardiaco in una partita di campionato U-18 a Saint-Lô.

 

 

  • Il calciatore dilettante belga Jens De Smet (27) di Maldegem viene improvvisamente colpito da un infarto durante la partita e muore poco dopo in ospedale.

 

 

 

 

  • Fabrice N’Sakala (31) del Besiktas Istanbul sviene sul campo senza alcuna azione dell’avversario

 

 

La lista, come visibile, è parziale e comprende solo il calcio, sia pure in una grande varietà di Paesi, compresa l’Italia.

 

«L’articolo della Berliner Zeitung non specula sul fatto che le reazioni dei vaccini COVID abbiano qualcosa a che fare con l’eruzione di collassi e problemi cardiaci»

«L’articolo della Berliner Zeitung non specula sul fatto che le reazioni dei vaccini COVID abbiano qualcosa a che fare con l’eruzione di collassi e problemi cardiaci» scrive Summit News.

 

Non c’è alcuna prova della correlazione con il vaccino, tuttavia molti puntano il dito sul siero anti-COVID, che sempre più robustamente è sospettato di provocare miocarditi nei ragazzi giovani e sportivi.

 

Come riportato da Renovatio 21, recentemente si è avuto in diretta TV il caso del centrocampista islandese Emil Pálsson, il quale è crollato sul campo di calcio dopo aver subito un arresto cardiaco durante una partita in Norvegia lo scorso lunedì.

 

«Stessa situazione di Christian Eriksen. Palsson è crollato e la sua crisi è stata subito evidente» aveva scritto il blogger Alex Berenson, riferendosi al caso del calciatore danese crollato in campo improvvisamente durante una partita degli Europei 2020. A Eriksen è stato successivamente impiantato un dispositivo defibrillatore cardioverter, una sorta di pacemaker»..

 

Come riportato da Renovatio 21, vi sono stati cali di performance da parte di atleti che, dopo il vaccino, non hanno potuto accedere alle Olimpiadi di Tokyo per scarso rendimento sportivo. È il caso del velocista francese Christophe Lemaitre, bronzo nei 200 ai Giochi di Rio, l’atleta che doveva rappresentare la Francia ai Giochi di Tokyo. «Non ha senso andare ai Giochi per essere eliminato nei playoff», aveva detto Thierry Tribondeau, uno dei suoi allenatori.

 

Anche degli atleti belgi hanno ammesso che dopo il vaccino le prestazioni sono diminuite. «Non eravamo affatto stati informati che un calo delle prestazioni ha accompagnato il processo di vaccinazione »ha dichiarato l’allenatore Jacques Borlée.

 

La scorsa estate, due giocatrici di cricket delle Indie occidentali, Chinelle Henry e Chedean Nation, sono crollate in campo durante una seconda partita con il Pakistan. Delle vaccinazione delle due invece c’è prova fotografica usata come propaganda vaccinista.

 

Rimanendo in ambito femminile, aveva fatto scalpore il caso della pallavolista veneta Francesca Marcon, che ha sviluppato una pericardite dopo il vaccino, gettando alle ortiche almeno la prima parte della stagione. «Ho avuto e ho tuttora una pericardite post vaccino, chi paga il prezzo di tutto questo?» chiese in un post polemico la bella schiacciatrice veneta.

 

Venendo al calcio italiano,  a Pedro Obiang, 29 anni, centrocampista del Sassuolo, lo scorso agosto erano stati diagnosticati un focolaio di broncopolmonite e miocardite a pochi giorni dal vaccino anti-COVID. «Nessuno può dire se sia una miocardite da COVID-19 e neanche se sia da vaccino. Le interpretazioni, valutazioni, le ricerche sull’eziologia lasciano il tempo che trovano. Nessuno può darci la risposta» aveva dichiarato il direttore sanitario della squadra.

 

L’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) lo scorso luglio aveva comunicato che «dopo la vaccinazione con i Vaccini mRNA anti COVID-19 Comirnaty [Pfizer, ndr] e Spikevax [Moderna, ndr] sono stati osservati casi molto rari di miocardite e pericardite. I casi si sono verificati principalmente nei 14 giorni successivi alla vaccinazione, più spesso dopo la seconda dose e nei giovani di sesso maschile».

 

Pochi giorni fa la Svezia ha bloccato la somministrazione del vaccino Moderna ai giovani citando come causa proprio le miocarditi. Anche i vicini nordici Danimarca, Finlandia, Norvegia e Islanda hanno sospeso alcune vaccinazioni sui giovani a causa del rischio di infiammazione cardiaca come potenziale effetto collaterale.

 

 

 

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