Alimentazione
Un americano su 3 ha in corpo un diserbante usato per le armi chimiche del Vietnam
I ricercatori hanno scoperto che circa un americano su tre ha una quantità relativamente alta di una sostanza chimica tossica diserbante all’interno del suo corpio
In un articolo pubblicato sulla rivista Environmental Health, il team ha esplorato la prevalenza del 2,4-D, una sostanza chimica spesso usata come erbicida per controllare la crescita delle erbe infestanti.
I ricercatori hanno scoperto che quasi il 33% dei campioni di urina raccolti da 14.395 partecipanti allo studio avevano quantità rilevabili della sostanza chimica in questione nei loro corpi.
«Il nostro studio suggerisce che le esposizioni umane al 2,4-D sono aumentate in modo significativo e si prevede che aumenteranno ancora di più in futuro», ha affermato Marlaina Freisthler, dottoranda e ricercatrice presso la George Washington University e coautrice dello studio.
La famigerata sostanza chimica era anche un ingrediente fondamentale dell’Agente Orange, che fu usato dagli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam per distruggere foreste e raccolti usati dall’esercito del Vietnam del Nord.
Questa sostanza ha però provocato cancro, difetti alla nascite e gravi problemi neurologici per milioni di persone in Vietnam.
L’elevata esposizione alla sostanza chimica è stata precedentemente collegata al cancro e ad altri problemi di salute, sebbene il legame tra i due non sia ancora completamente compreso, scrive Futurism.
La sostanza chimica è un distruttore endocrino, che può alterare notevolmente la produzione naturale di ormoni degli esseri umani e animali.
Può essere potenzialmente molto pericoloso per i bambini piccoli che vengono esposti durante la loro infanzia, ha affermato la Freisthler nella sua dichiarazione. Questo può accadere se giocano a piedi nudi sull’erba che è stata trattata con il diserbante o se si mettono le mani in bocca dopo aver giocato all’aperto.
Renovatio21 ha già riportato l’allarme sui danni celebrali ai bambini causati proprio dai pesticidi chimici usati nelle grandi agricolture americane.
Tuttavia però ancora non si comprendono le ramificazioni complete dell’esposizione al 2,4-D e sono necessarie ulteriori ricerche per determinarne l’effettiva minaccia che rappresenta per la salute umana.
Non è una bella notizia il fatto che una sostanza chimica, che è stata collegata al cancro e ai difetti alla nascite, sia così diffusa tra gli americani – perché potrebbe giocoforza essere presente anche nei corpi dei cittadini europei, che possono arrivare a realizzarlo con la solita calma indotta dall’elefantiaca euroburocrazia di Bruxelles.
«Ulteriori studi devono determinare in che modo l’aumento dell’esposizione al 2,4-D influisca sulla salute umana, specialmente quando l’esposizione si verifica all’inizio della vita», ha affermato Melissa Perry, professoressa di salute ambientale e occupazionale all’università e autrice principale del documento.
Secondo i ricercatori, un modo per evitare l’esposizione al 2,4-D è acquistare cibo da agricoltura biologica e, naturalmente, evitare di usarlo come pesticida in giardino.
Queste esposizioni ad agenti chimici potenzialmente tossici possono anche provocare infertilità e conseguente crollo delle nascite; di questo i «grandi filantropi della terra» potrebbero esserne pienamente consapevoli.
Come riportato da Renovatio 21, la Fondazione Rockfeller ha in programma nella sua agenda di modificare geneticamente le colture alimentari con la scusa «della sostenibilità e dell’inclusività».