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Un altro focolaio di rara epidemia fungina: colpite oltre 90 persone

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Diciannove casi confermati di blastomicosi, un tipo di infezione fungina, sono stati collegati a una cartiera del Michigan settentrionale, con altre 74 persone ritenute casi probabili, secondo le autorità sanitarie locali.

 

I funzionari della sanità pubblica hanno dichiarato il 7 aprile che sia i casi confermati che quelli probabili sono lavoratori della cartiera Escanaba Billerud infettati dalla blastomicosi dopo averne mostrato i sintomi. Un caso si definisce «probabile» è una persona con sintomi con un test antigenico o anticorpale positivo.

 

La blastomicosi è un’infezione causata da un fungo chiamato blastomyces che vive nel suolo e nel legno in decomposizione.

 

In precedenza, il 28 febbraio, la Public Health Delta and Menominee Counties (PHDM) è stata allertata per la prima volta di diverse infezioni da polmonite atipica in individui impiegati presso lo stabilimento, riporta Epoch Times.

 

Il 3 marzo, la cartiera ha appreso delle infezioni dal PHDM. La fonte esatta del fungo non è stata ancora trovata. Tuttavia, si ritiene che sia arrivato all’azienda su legno umido e marcio.

 

Gli esperti hanno affermato che un focolaio che colpisce un gran numero di persone è molto insolito in quanto la malattia fungina di solito non viene trasmessa da persona a persona.

 

Ai lavoratori del mulino viene ora chiesto di indossare maschere N95 fornite dall’azienda. È in corso la pulizia approfondita dei sistemi di ventilazione nello stabilimento, come consigliato dai funzionari sanitari, per evitare la diffusione della malattia.

 

Secondo i Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), il fungo Blastomyces vive nel terreno umido e nella materia in decomposizione.

 

Le persone possono contrarre la blastomicosi dopo aver respirato spore fungine dall’aria, che possono infettare i polmoni.

 

La maggior parte delle persone che respirano le spore non si ammala, ma alcuni potrebbero manifestare i seguenti sintomi: tosse, febbre, dolore toracico, difficoltà respiratorie, sudorazione notturna, affaticamento, perdita di peso, dolori muscolari e dolori articolari.

 

Nei casi più gravi, il fungo si diffonde dai polmoni ad altri organi, inclusi muscoli, ossa e cervello. Possono essere necessarie da tre settimane a tre mesi prima che i sintomi compaiano dopo l’esposizione al fungo, afferma il CDC.

 

Come riportato da Renovatio 21, tre settimane fa il CDC aveva lanciato un allarme per la rara malattia fungina della Candida Auris, un fungo emergente sempre più farmaco-resistente che rappresenterebbe una «grave minaccia per la salute globale».

 

Due settimane fa si è avuto in India il primo caso noto di un essere umano infettato da un fungo vegetale che di solito si trova sugli alberi, il Chondrostereum purpureum.

 

 

 

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