Immigrazione

Un altro capodanno di immigrati devastatori a Berlino

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Come l’anno scorso, il capodanno di Berlino ha registrato la solita sequela di devastazioni perpetrate da immigrati. Si tratta di un fenomeno ciclico che la città subisce ad ogni San Silvestro.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso a Berlino la sfida delle bande immigrate nei confronti della polizia fu oltre ogni pudore, con provocazioni fatte a volto scoperto persino dinanzi alle telecamere.

 

Incredibile come emittenti pubbliche come DW parlino addirittura di un capodanno «meno violento del solito».

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Esattamente come succede a Milano, anche qui pare che oramai gli unici che escano a festeggiare il capodanno, tra petardi e danni vari (e magari qualche molestia come al Duomo memenghino e di Colonia), siano musulmani e nordafricani.

 

 

Notevoli, in questo senso, anche le immagini da Francoforte. I tedeschi, tra la folla festante tra cui si aggira sconsolata la Polizei in assetto antisommossa, non sono pervenuti.

 

 

Nel frattempo, i sindaci italiani magari fanno le ordinanze contro i botti, senza rendersi conto che così facendo ottengono la disobbedienza automatica dell’orda, con relativo passaggio di una soglia ulteriore dell’anarco-tirannia: il messaggio di capodanno, detto a chiare lettere in alcuni commenti uditi nei video in rete, è essenzialmente che gli immigrati sono qui per fare ciò che vogliono – cioè sono qui per devastare e conquistare come gli aggrada, come fosse una guerra tribale in qualche villaggio africano.

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Immagine screenshot da Twitter

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