Epidemie

Tutti con il Rambo delle Fiandre: i giornaloni si scandalizzano.

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Come saprete, un militare belga contrario al lockdown si sarebbe dato alla macchia dopo aver annunciato il suo passaggio all’azione. Jürgen Conings, tiratore scelto dell’aviazione belga e istruttore con alle spalle missioni in Bosnia, Kosovo, Libano, Afghanistan e Iraq, è sparito e non è stato ancora trovato nonostante la colossale caccia all’uomo che coinvolge centinaia e centinaia di agenti di polizia e soldati che stanno scandagliando tutti i boschi possibili. Conings è oramai sparito da 10 giorni.

 

La storia, impossibile negarlo, ricorda proprio quella del leggendario film con Sylvester Stallone Rambo.

 

La storia, impossibile negarlo, ricorda proprio quella del leggendario film con Sylvester Stallone Rambo

Il ragazzo ha trovato vari sostenitori su internet: «Jürgen sei un eroe», «Siamo tutti Jürgen Conings», erano le scritte esibite ieri alla manifestazione no vax di Bruxelles, scrive scandalizzato il Corriere della Sera.

 

È vero, il seguito di Conings è impressionante: un gruppo Facebook chiamato Als 1 achter Jürgen («Come 1 dietro Jürgen») è stato avviato il 20 maggio come gruppo di supporto per Conings e ha guadagnato quasi 11.500 membri nelle sue prime 24 ore. Dopo aver ottenuto quasi 45.800 membri, Facebook ha rimosso il gruppo il 25 maggio, specificando che «le pagine che lodano o sostengono i terroristi, come Jürgen Conings, non sono consentite su Facebook o Instagram».

 

Il logo del gruppo Facebook è finito perfino su Wikipedia.

Il ragazzo ha trovato vari sostenitori su internet: «Jürgen sei un eroe», «Siamo tutti Jürgen Conings», erano le scritte esibite ieri alla manifestazione no vax di Bruxelles, scrive scandalizzato il Corriere della Sera

Logo della pagina Facebook a sostegno di Jurgen Conings, ora chiusa

 

È difficile trovare articoli sul Corriere dove si parli di chi si oppone alle attuali politiche sanitarie e non si scrivano le parole «complottista», «no-vax», «estrema destra»

«È armato, pericoloso, ha lasciato lettere in cui minaccia attentati contro le moschee ma soprattutto promette di combattere la “dittatura sanitaria”, il governo che la impone e gli scienziati che a suo parere la giustificano» scrive esterefatto il fu quotidiano della fu Borghesia milanese.

 

«Conings cita tra i suoi obiettivi il più mediatico virologo belga, Marc Van Ranst, che da giorni ha lasciato la sua abitazione e vive con la famiglia in una località nascosta, sotto protezione della polizia. Accanto alla comprensibile solidarietà a Van Ranst, si fa sentire in Belgio, soprattutto nella parte fiamminga, uno stupefacente appoggio a Conings, diventato ormai l’idolo dell’estrema destra complottista, che vede nella pandemia il sistema definitivo trovato dai potenti per controllare il mondo».

 

È difficile trovare articoli sul Corriere dove si parli di chi si oppone alle attuali politiche sanitarie e non si scrivano le parole «complottista», «no-vax», «estrema destra». Poche settimane fa avevamo notato la fissazione del quotidiano con un caso francese di una bambina separata dalla madre – il Corrierone pubblicò non uno, ma una serie di articoli il cui succo era «QAnon rapisce i bambini». E chi è contro il vaccino, o il lockdown, è un nazista no-vax cospirazionista.

 

Senza rendersi bene conto, l’articolista del Corriere traccia del Rambo fiammingo un ritratto di romanticismo invincibile:

La paura dell’uomo nero è tale che il giornale si lascia andare perfino a critiche all’Intelligence un Paese di solito amato di default, in quanto contenitore dell’amatissima Unione Europea.

 

«Nel febbraio scorso i servizi di intelligence belgi lo hanno inserito nella lista delle minacce alla sicurezza dello Stato, eppure Conings ha conservato l’accesso alle armi della base, dove ha sottratto fucili e lancia-razzi».

 

Senza rendersi bene conto, l’articolista del Corriere traccia del Rambo fiammingo un ritratto di romanticismo invincibile:

 

«Gli ultimi atti del militare sono stati rubare le armi, deporre sulla tomba dei genitori le medaglie conquistate nelle missioni all’estero, scrivere alla fidanzata una lettera di addio nella quale dice di essersi “unito alla resistenza, sono pronto a morire, non ho paura”».

«Gli ultimi atti del militare sono stati rubare le armi, deporre sulla tomba dei genitori le medaglie conquistate nelle missioni all’estero, scrivere alla fidanzata una lettera di addio nella quale dice di essersi “unito alla resistenza, sono pronto a morire, non ho paura”»

 

Avrebbe poi fatto un sopralluogo nel domicilio del virologo Van Ranst «l’uomo che rappresenta tutto ciò che Conings odia: il potere della scienza e quindi l’obbligo di portare le mascherine e la raccomandazione a vaccinarsi, ma anche l’anti-razzismo grazie a prese di posizione pubbliche di lunga data». Visto? No-vax e xenofobo, contro la siringa e i barconi – un mostro che va fermato al più presto.

 

Non basta chiedere la caccia all’uomo per il sovranista antivaccinista: bisogna colpire anche Telegram. Sul serio:  «Conings ha l’appoggio degli estremisti nei canali Telegram, ma quel che impressiona di più è il sostegno alla luce del sole di cui gode nelle manifestazioni no-vax». Telegram va chiuso, perché Facebook e Twitter censurano senza problemi  chi va censurato – ad esempio il presidente Donald Trump – mentre il russo Telegram è un attimino fuori controllo.

 

Riguardo al supporto alla luce del sole, è tutto vero. A Maasmechelen, vicino al parco nazionale Hoge Kempen, si è tenuta una «Marcia per Jürgen», che ha attirato circa 150 partecipanti.  Il 23 maggio circa 200 persone hanno partecipato a una seconda «Marcia per Jürgen». Il 24 maggio, quando il parco nazionale è stato riaperto, è stata organizzata una passeggiata nell’area della brughiera conosciuta come Mechelse Heide , parte del parco nazionale, a sostegno di Conings, che ha attirato 100 partecipanti.

 

Si tratta di poche centinaia di persone, ma per chi deve tenere in piedi la cartapesta della pandemia si deve trattare di una minaccia immane, se addirittura vale la pena di occuparsene così.

 

Non basta chiedere la caccia all’uomo per il sovranista antivaccinista: bisogna colpire anche Telegram

Tuttavia ringraziamo il giornalone per la gustosa scenetta che è costretto a raccontare. A quanto pare, i virologi che insultano la gente su internet sono un fenomeno transnazionale, non solo italiano.

 

«Dalla località segreta nella quale è costretto a vivere, Marc Van Ranst non è riuscito a trattenersi e due giorni fa è intervenuto in una chat di estrema destra per insultare i suoi persecutori. “Migliaia di idioti che scrivono cinque parole con tre errori hanno trovato il loro eroe nella persona che vuole uccidermi, è fantastico”, ha detto Van Ranst alla radio Rtlbelga».

 

Gli insulti del virologo Marc Van Ranst ci ricorda qualcuno, che perde le staffe e insulta anche senza averci un Rambo alle calcagna. E a voi?

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