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Trans-ciclismo: motociclista che si identifica come ciclista stabilisce il record mondiale di ciclismo

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Un documentario di fantasia prodotto dal sito di satira The Babylon Bee racconta la storia del motociclista Norm Hiccup, un trans-ciclista che dopo aver perso diverse gare ha scoperto di vivere una bugia e si identifica in realtà come ciclista.

 

Si tratta quindi del primo fenomeno di transciclismo: per anni, come certi sollevatori di pesi nati uomini ma che oggi competono con le donne, ha gareggiato nella genere sbagliato. Ora è felice e, grazie alla sua moto, detiene un primato mondiale.

 

Si tratta quindi del primo fenomeno di transciclismo: per anni, come certi sollevatori di pesi nati uomini ma che oggi competono con le donne, ha gareggiato nella genere sbagliato.

Il video del popolare sito di satira Babylon Bee vuole scherzare su un fenomeno ora tristemente reale: quello dei «trans-sportivi», con i maschi che nella maggior parte dei casi escono totalmente avvantaggiati qualora dovessero competere nella categoria femminile.

 

Contro lo sport transgender si scagliò a fine febbraio anche Donald Trump in una delle sue prime uscite post-Casa Bianca: «gli atleti trans uccideranno lo sport femminile».

 

Neanche Babylon Bee è al riparo dalla censura: è capitato di essere sospeso perfino da Mailchimp, il servizio che fornisce il software per le newsletter, per non parlare di siti di fact checker che si sono messi a fare il debunking dei suoi titoli paradossali e parossistici.

Contro lo sport transgender si scagliò a fine febbraio anche Donald Trump in una delle sue prime uscite post-Casa Bianca: «gli atleti trans uccideranno lo sport femminile»

 

In Italia non è diverso: ricordiamo quando David Puente, noto fact checker in forze alla testata di Mentana Open, finì per fare lo «sbufalamento» di meme satirici che circolavano in rete.

 

La rete reagì con battute sagaci, in cui si ipotizzava che fosse in arrivo un articolo di debunking sul fatto che «quando ti rubano il naso non te lo rubano veramente».
 

Ad ogni modo, godetevi il trans-motociclista perché a breve, con la legge Zan, per queste risate rischierete le patrie galere.

 

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