TikTok censurerà i contenuti contrari alla teoria del Cambiamento Climatico

Affermando di avere un «ruolo importante da svolgere nel potenziare le discussioni informate sul clima» TikTok ha annunciato che inizierà a censurare direttamente i video che contestano il cambiamento climatico provocato dall’uomo. Lo riporta Summit News.

I cambiamenti, che entreranno in vigore il 21 aprile in occasione della Giornata della Terra, reprimeranno la «disinformazione» sul cambiamento climatico ed eleveranno «informazioni autorevoli».

La società ha annunciato la sua nuova politica di censura in un post sul blog in cui affermava che l’obiettivo era quello di «guidare la consapevolezza della sostenibilità».

La piattaforma video spingerà «diverse iniziative che aiuteranno a ridurre la disinformazione dannosa sui cambiamenti climatici, aumentando al contempo le informazioni autorevoli tutto l’anno», afferma il post dell’azienda cinese.

Le informazioni che saranno censurate includono qualsiasi affermazione che «mina il consenso scientifico consolidato»: «negare l’esistenza del cambiamento climatico o dei fattori che contribuiscono ad esso» porterà i video a essere «verificati», cioè con estrema probabilità – come nei casi delle organizzazioni del cosiddetto factchecking –  da gruppi di facciata della lobby verde e dei governi ambientalisti.

Le nuove misure rappresentano un altro sforzo di TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance, per placare la richiesta dei governi occidentali di maggiore censura.

«TikTok è di gran lunga la principale piattaforma sociale più censurata esistente, che rimuove arbitrariamente le informazioni di destra e allo stesso tempo consente a “sfide” bizzarre e pericolose di diventare virali nonostante i pericoli travolgenti per i bambini» scrive Summit News.

L’ultimo esempio è la «Benadryl Challenge», che promuove l’assunzione di una dozzina o più di pillole di Benadryl da parte dei bambini nella speranza di avere allucinazioni, che in un caso hanno portato alla morte di un adolescente dell’Ohio.

Di recente, è stato lanciato l’allarme sull’uso di social media come TikTok da parte dei trafficanti sessuali in cerca di prede minorenni.

Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso la Commissione Europea ha ordinato ai propri dipendenti di disinstallare TikTok, che è di proprietà cinese, dai dispositivi aziendali, spiegando che la mossa è necessaria per rafforzare la sicurezza informatica. Il bando da parte della UE deve risultare molto amaro all’azienda cinese, visto che TikTok due settimane fa aveva promesso all’autorità europea di «combattere la disinformazione» sul territorio dell’Unione.

Due mesi fa deputati e senatori americani erano arrivati a definire TikTok come «fentanil digitale», riferendosi alla tremenda droga decine di volte più potente dell’eroina responsabile di tante overdosi negli USA piagati dalla crisi degli oppioidi.

L’India già tre anni fa, a seguito delle tensioni con la Repubblica Popolare Cinese sul confine himalayano, aveva messo al bando 59 app cinesi, tra cui anche ovviamente anche il TikTok.

Immagine di Solen Feyissa via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)