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Tensioni tra genitori e gruppi omosessualisti fuori da una scuola elementare: video

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Un filmato finito in rete mostra un’escalation di tensione fuori da una scuola elementare di Los Angeles tra gruppi omosessualisti e genitori che protestavano contro la propaganda gender nelle scuole dei loro figli.

 

I genitori degli studenti della Saticoy Elementary School di North Hollywood protestavano vestiti con magliette e camicie bianche contro gli eventi di promozione dell’omosessualismo a cui dovevano assistere i loro figli come parte delle celebrazioni del «Pride Month», il mese dell’orgoglio omosessuale.

 

Come si vede nel video, i genitori tenevano cartelli recanti scritte come «lasciate in pace i nostri figli», «stop alla sessualizzazione dei nostri bambini», «insegnate ai nostri figli la matematica, le scienze e l’inglese», «non c’è orgoglio nell’indottrinamento».

 

 

Dal video preso dall’elicottero dalla TV ABC7 è stato tagliato il segmento che potrebbe spiegare la dinamica della tensione.

 

Dalle immagini, si vede solo un genitore che cerca di reagire ad un’attivista LGBT in abiti fricchettoni che danza sventolando un tessuto. Non è chiaro se l’attivista omosessualista e i suoi abbiano figli nella scuola, o abbiano figli in generale.

 

Secondo quanto scritto dai media locali, il gruppo dei genitori si era organizzato spontaneamente via Instagram.

 

La polizia è arrivata sul posto ed è intervenuta per impedire che la situazione degenerasse dopo che un gruppo di manifestanti pro-LGBT si era avvicinato a quello dei genitori in protesta.

 

 

L’incidente si è avuto il 1° giugno, giorno d’inizio del mese interamente dedicato all’omosessualismo nelle sue varie forme.

 

La celebrazione dell’«orgoglio omosessuale» – commemorazione di una rivolta violenta dei gay di Nuova York nel 1969 – è oramai un obbligo imposto dallo Stato americano, incurante di qualsiasi conseguenza o opportunità, come dimostra il classico bandierone arcobalenato che compare oramai ogni anno fuori dall’ambasciata USA presso la Santa Sede.

 

Come riportato da Renovatio 21, quest’anno i diplomatici statunitensi in Vaticano hanno optato per un aggiornamento del drappo LGBT che sottolineasse la componente transessuale, in accordo con l’isteria transgender del momento, che, tra stragi e insurrezioni e minacce varie, non sembra imbarazzare il potere, anzi.

 

In questi anni altri eventi di genitori a difesa dei bambini hanno subito attacchi inquietanti e non immediatamente spiegabili.

 

Come riportato da Renovatio 21, a Dublino tre anni fa una protesta di genitori a difesa dei figli ha subito l’irruzione di un gruppo Antifa, che hanno cercato di interrompere la manifestazione «March For Innocence» («Marcia dell’Innocenza») si stava svolgendo fuori dalla Leinster House, il Parlamento irlandese, per protestare contro la proposta di legge che consentirebbe ai bambini di età pari o inferiore a 16 anni di «cambiare sesso».

 

I manifestanti chiedevano le dimissioni del ministro dei bambini Roderic O’Gorman per aver posato in una foto ad un Gay Pride con l’esponente LGBT Peter Tatchell, l’attivista omosessuale più importante del Regno Unito, che ha sostenuto un graduale abbassamento dell’età del consenso per le esperienze sessuali dei minori. 

 

Gli Antifa hanno deciso di presentarsi e di mettersi in mostra con i manifestanti anti-pedofilia, mostrando uno striscione che recitava «Tutti voi fascisti siete destinati a perdere».

 

 

 

 

 

Immagini screenshot da Twitter

 

 

 

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